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Picchiatori per i casalesi: il nuovo lavoro degli ex pugili

Orial Kolaj

Tra di loro anche Orial Kolaj, campione dei mediomassimi 2012: "Bisogna sparargli per fermarlo"

Roberto Procaccini
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Una banda di ex pugili albanesi al soldo dei camorristi per intimidire i debitori, ad Acilia ed altri comuni della provincia romana. E' lo scenario ricostruito da un'indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli culminata con due ordinanze di custodia cautelare e il sequestro di beni riconducibili al clan dei Casalesi. L'organizzazione malavitosa, in sinergia con alcuni gruppi criminali romani, avrebbe impiegato tre boxeur per minacciare, e quando necessario pestare, i debitori caduti nelle spire del clan per il vizio delle slot machines. I tre picchiatori sono Orial Kolaj (30 anni), Arben Zogu (40) e Petrit Bardhi (39). Il più celebre dei  tre nell'ambiente puglistico è il primo. Nato in Albania e chiamato Orial dal padre in onore dell'ex mediano dell'Inter e della Nazionale, si è trasferito in Italia con la famiglia all'età di dieci anni. Tifoso della Lazio, ha combattuto tra i professionisti fino a pochi mesi fa, con uno score di otto vittorie e cinque sconfitte nella categoria mediomassimi. La sua carriera è culminata nel 2012 con il titolo di Campione d'Italia. Delle sue qualità di picchiatore i casalesi avevano un'altissima considerazione: "Orial è una macchina da guerra - si sente in alcune intercettazioni ambientali condotte dagli inquirenti - Davvero gli devi sparare per fermarlo, eh".

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