Matteo Salvini, terza direttiva sui migranti: "Il confine tra buoni e fessi". Brutale: come demolisce le Ong
"Le acque italiane si varcano solo se si ha diritto a farlo". Matteo Salvini d'acciaio: il Viminale dirama un'altra direttiva, la terza in meno di un mese, per ribadire la linea dura su migranti e immigrazione. Tutto nelle stesse ore in cui la Mare Jonio, nave della Ong italiana Mediterranea saving humans, è partita da Marsala verso il Mediterraneo centrale alla ricerca di altri migranti da soccorrere. E la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni torna ad invocare il blocco navale, "soprattutto ora che c'è la crisi in Libia". Leggi anche: "Perché state sbagliando tutto". Migranti, il generale Camporini silura il governo: un tragico errore Riguardo alla guerra latente tra Haftar e Sarraj, spiega Salvini, "la pace viene prima degli interessi economici e degli egoismi nazionali. Questo lo dico a qualche alleato o presunto alleato. Domani inoltro a tutte le autorità una direttiva che ribadisce che le acque italiane, i cieli italiani, si varcano se si ha il diritto di farlo. Il confine tra bontà e fesseria - aggiunge - è labile. Gli stranieri vanno accolti nei limiti del possibile e questo limite e' stato superato". Intanto, mentre la Alan Kurdi è in rotta verso la Spagna dopo che i 64 migranti soccorsi sono sbarcati a Malta al termine di un braccio di ferro durato 10 giorni, la Mare Jonio si appresta a tornare verso la zona calda davanti alle coste libiche. In una nota congiunta con Sea-Watch, Open Arms, Sea-Eye, Alarm Phone e Seebruecke, le altre Ong impegnate nel soccorso di migranti nel Mediterraneo, si torna ad attaccare i governi europei: "La nostra flotta civile non può che continuare a intervenire laddove gli Stati membri europei hanno fallito e hanno disatteso i loro obblighi legali. È in questo mare che e' in gioco il futuro della nostra società, oggi più che mai".