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Carola Rackete "va stuprata e torturata": lo schifo sul gruppo Facebook usato per attaccare la GdF

Davide Locano
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Un orrore su Facebook: minacce di morte e di torture, l'augurio di essere stuprata, il tutto contro Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3. La porcheria è avvenuta in un gruppo chiuso che il sito The Vision definisce "una chat chiusa della Guardia di Finanza". E all'orrore contro Carola si aggiunge la vergogna contro le nostre forze armate: già, perché le Fiamme Gialle vengono identificate in toto con questo gruppo Facebook. Comunità dalla quale la GdF prende le distanze, perché di fatto non c'entra nulla: "Il Gruppo Facebook denominato Il Finanziere - fanno sapere - non è riconducibile alla Guardia di Finanza. Si tratta di un'iniziativa di singoli non appartenenti al Corpo. In merito - precisa la GdF -, sono già stati avviati rigorosi accertamenti con l'interessamento dell'autorità giudiziaria competente". Ma tant'è, al Pd non basta. Gli orrori riversati su Facebook chissà da chi diventano una ghiotta occasione per attaccare sia il governo, sia i finanzieri. Per esempio Giuditta Pini, la quale fa sapere: "Ho depositato una interrogazione al Mef. Il ministro sa di questa cosa?". E ancora, l'ex ministro Roberta Pinotti: "Chi decide di servire le istituzioni lo fa giurando sulla Costituzione e le leggi, ponendo il proprio onore a salvaguardia di questo giuramento", ha affermato. Insomma, non ha dubbi: quelli sono finanzieri, anche se la GdF non c'entra nulla. Leggi anche: Di Pietro: "Carola Rackete doveva essere arrestata"

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