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Natale Hjorth, le due mosse dell'avvocato per farlo uscire dal carcere: "Valutiamo il ricorso"

Davide Locano
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L'annuncio lo dà l'avvocato Fabio Alonzi, uno dei difensori di Christian Gabriel Natale Hjorth, l'americano accusato di concorso in omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega: "Stiamo valutando se fare istanza al tribunale del Riesame. Il nostro assistito è molto provato, suo papà è venuto ieri in carcere e tornerà nei prossimi giorni", ha chiosato lasciando il penitenziario di Regina Coeli dove ha avuto un colloquio con il suo assistito. Obiettivo, rivolgersi al riesame per ottenere la scarcerazione del ragazzo. Con due argomentazioni: la tristemente celebre foto con la benda e il fatto che Hjorth non è esecutore materiale dell'omicidio, anzi sostiene che neppure sapesse del coltello che aveva Elder Lee (difficile credergli). Leggi anche: Sutri, Sgarbi dedica una via a Rega Intanto in una in un'intervista all'Abc, Craig Peters, legale della famiglia di Finnegan Lee Elder, punta il dito: "Non so cosa è successo. Sono convinto che a questo punto ci siano delle buone probabilità che nemmeno la polizia sappia cosa è successo". Così Peters, che si trova a Roma per seguire al vicenda dei due giovani statunitensi coinvolti nella morte del vicebrigadiere Rega. "La famiglia attende di vedere il figlio. È qui che hanno trascorso la loro Luna di Miele. Hanno un grande amore per l'Italia. Sono devastati dal fatto che questa cosa sia accaduta qui", ha concluso l'avvocato.

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