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Il ghiacciaio della Marmolada verso il disastro. Gli esperti: conto alla rovescia, è la fine di tutto

Gloria Gismondi
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Il ghiacciaio sulla Marmolada, il più grande delle dolomiti, collocato tra il Veneto e il Trentino a tremila metri di altezza, rischia di sciogliersi per sempre. Sarebbero rimasti appena 25 anni, e la causa è ancora il riscaldamento globale. A dare l'allarme è il Cnr - Il Consiglio Nazionale delle Ricerche - che ha condotto uno studio di tre anni, effettuando sopralluoghi con l'ausilio di elicotteri e radar. "Lo spessore del ghiaccio presente in Marmolada è stato osservato con alcuni sorvoli radar in elicottero e i dati sono stati confrontati con le misurazioni del 2004", spiega il professor Renato Colucci, glaciologo del Cnr di Trieste. "Quello che emerge è che se la Terra continua a riscaldarsi in questo modo tra 25 anni la Marmolada resterà completamente senza ghiacciaio. Sarà sempre una montagna bellissima ma completamente diversa da quella che vediamo adesso", ha continuato l'esperto. Entro il 2050 quindi scompariranno gli eterni ghiacci delle Alpi orientali e centrali, mentre quelli occidentali, in quanto a più alte quote, resisteranno. Lo scioglimento interesserà l'arco alpino collocato sotto i 3500 metri. Leggi anche:Monte Cervino, la prova definitiva del riscaldamento globale? Cosa mostrano le telecamere "I ghiacciai alpini di Italia, Francia, Austria e Svizzera si stanno ritirando a una velocità senza precedenti, non era mai successo in migliaia di anni. Nell'ultimo secolo, è scomparsa la metà della copertura. Il 70 per cento di questa metà è sparita negli ultimi 30 anni. La temperatura media dell'ultimo decennio non è compatibile con l'esistenza dei ghiacciai sotto i 3.500 metri" spiega Colucci. La responsabilità è ancora da imputare all'azione antropica che non fa che sconvolgere e modificare gli equilibri di Madre Natura. "I carotaggi sui ghiacci di Groenlandia e Antartico ci dicono che nell'ultimo secolo l'aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera è stato cento volte più rapido che in qualsiasi altra epoca negli ultimi 800.000 anni. E la responsabilità non può che essere dell'uomo". Tutto ciò avrà forti conseguenze anche sul turismo: le Alpi sono destinate a diventare, in questo senso, sempre più simili agli Appennini. Ma questo dello scioglimento dei ghiacci è purtroppo un fenomeno che sta interessando tutto il mondo. Dalle Ande all'Himalaya, dai poli fino alle steppe artiche. "La fusione del ghiaccio che in questi giorni sta interessando la Groenlandia è il campanello di allarme di quello che sta succedendo nel nostro pianeta. Se non azzeriamo l'effetto serra non solo spariranno i ghiacciai come la Marmolada ma il livello dei mari si innalzerà almeno di un metro entro la fine del secolo. In Inghilterra e Olanda stanno costruendo barriere di sette metri ma altre zone povere del pianeta verranno sommerse: ci saranno esodi di massa dai luoghi dove la terra sparirà", conclude Massimo Frezzotti, presidente del Comitato glaciologico italiano.

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