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Luca Sacchi, i pm: "I due killer dovevano vendere droga agli amici dei fidanzati, cercavano i soldi"

Giulio Bucchi
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I due 21enne fermati per l'omicidio di Luca Sacchi a Roma, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, avrebbero dovuto consegnare della droga "ad un gruppo di amici della vittima, ma in realtà erano intenzionati a rapinare i giovani dei soldi che sapevano detenere in uno zaino da donna", senza consegnare la sostanza stupefacente pattuita. Leggi anche: "La vittima conosceva i due assassini". L'omicidio di Luca Sacchi si tinge di giallo Lo scrive il pm di Roma, Nadia Plastina, nelle 7 pagine con le quali dispone il fermo dei due che "a bordo di una Smart di colore chiaro, armati di un revolver calibro 38 e di una mazza da baseball in via Teodoro Momsen e all'uscita del pub John Cabot si avvicinavano alla vittima e alla fidanzata Anastasia Kylemnyk che deteneva il denaro nello zaino a spalla". "Mentre Pirino la colpiva con una mazza alla nuca - si legge ancora nel decreto di fermo - intimandole di consegnare lo zaino che le strappava una volta a terra, Del Grosso alla reazione di Sacchi che affrontava l'aggressore esplodeva contro di lui un colpo di arma da fuoco da distanza ravvicinata in direzione del capo". Alle 22.55 Del Grosso raccontava ad alcune persone per telefono che stava tornando con la droga, poco dopo le urla di Anastasia. 

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