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Coronavirus, a Napoli non c'è ma in centinaia si barricano e non lavorano

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Davide Locano
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A Napoli non dilaga il «Coronavairus», per dirla alla Di Maio, eppure le scuole e le università sono state chiuse per tre giorni, come nel resto della regione, dove di certo non serpeggia il morbo. Di più: in Campania, il dato è stato confermato dagli stessi De Luca e de Magistris - governatore e sindaco della terra del Vesuvio - al momento non è stato riscontrato mezzo caso di contagio autoctono, gli unici tre sospetti riguardano persone di ritorno dalle «zone rosse» del Nord, ma nella città di Maradona molti non vogliono andare in ufficio. Leggi anche: Coronavirus, in un video l'impegno delle Forze Armate Non lo diciamo noi di Libero, che si sa, siamo dei razzistacci e ci accaniamo contro i figli di Pulcinella. È stato lo stesso de Magistris, il rappresentante del popolo, ad ammetterlo candidamente: «Centinaia di persone» ha detto a Radio Crc «non vogliono andare a lavorare per paura». Si sa: la paura tira brutti scherzi! «Ieri» ha aggiunto «molte linee del trasporto pubblico sono rimaste ferme. Se non si lavora» ha rivelato «non si produce più nulla e tra un paio di mesi rischiamo di contare centinaia di disoccupati». Niente panico: c' è il reddito di cittadinanza col quale l' ex bibitaro del San Paolo ha sconfitto la povertà. «Allo stato attuale», si legge nell' ordinanza comunale firmata de Magistris, «non sono stati registrati casi accertati di Covid-19 nel territorio regionale della Campania», ma l' ordine degli avvocati ha chiesto comunque «l' immediata sospensione di ogni attività degli uffici giudiziari» per poter sanificare tutti i locali. Per il presidente, Antonio Tafuri, «le misure a oggi adottate per la gestione dell' emergenza sanitaria risultano del tutto inadeguate alla tutela della salute» e sono «mortificanti per l' avvocatura». La rimostranza è legittima: perché le scuole sì e i tribunali no? Ieri De Luca e De Magistris erano impegnati a mostrare al presidente francese Macron le bellezze della città. Il pensiero però andava sempre lì, al "vairus". «Se si dovesse prolungare la chiusura delle scuole per decisioni nazionali o regionali» ha tenuto a sottolineare il sindaco, pure con una certa cazzimma, «noi emaneremo una direttiva, non una raccomandazione, per imporre ai datori di lavoro l' assistenza ai figli senza avere ricadute sul diritto al lavoro. Se un dipendente si assenta non deve essere licenziato o altro. La misura è allo studio» ha rassicurato De Magistris. A Napoli il morbo cinese non esiste, eppure, come ha riportato Il Mattino, c' è chi si è messo a comprare l' Amuchina di seconda mano. Funzionerà? di Alessandro Gonzato

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