Bassolino rinviato a giudizio
per le consulenze sui rifiuti
Antonio Bassolino,presidente della Regione Campania, al centro del ciclone rifiuti. La Procura di Napoli hachiesto il rinvio a giudizio per Bassolino nell'ambito dell'inchiesta supresunte irregolarità nelle consulenze del Commissariato di Governo perl'emergenza rifiuti. Concorso in peculato e falso ideologico le accuse a caricodel presidente della Regione per fatti che si riferiscono al periodo compreso tragiugno e settembre del 2001. La richiesta formata dal pm Giancarlo Novelli,titolare dell'indagine e dal procuratore aggiunto Francesco Greco, della sezionereati contro la Pubblicaamministrazione è stata trasmessa all' ufficio Gip. Ilpresidente della Regione Campania è imputato in concorso con l' exvicecommissario di governo Raffaele Vanoli e l' avvocato Enrico Soprano. Lapresunta irregolarità riguarda l' erogazione di 154 milioni delle vecchie lirea vantaggio di Soprano che aveva avuto incarico per consulenze al Commissariato.Secondo l' accusa, le somme sarebbero state erogate indebitamente con la falsaattestazione che le consulenze professionali all'avvocato Soprano “erano retribuitein modo conforme alle tariffe professionali vigenti”. Per un altro capo d'imputazione,chiesto il rinvio anche per l' ex sub commissario Giulio Facchi e per MicheleCarta Mantiglia quest'ultimo beneficiario di un' altra consulenza. Anche Facchie Carta Mantiglia, insieme con Vanoli sono accusati di concorso in peculato efalso ideologico. I fatti si riferiscono al periodo che va dal giugno 2002 a luglio 2003. A Carta Mantigliafurono erogati 72.914 euro per una consulenza. Secondo quanto emerso dalleindagini Carta Mantiglia, che non era iscritto all' albo dei ragionieri e cheera privo di uno studio professionale, ebbe liquidata una tariffa, pari a 413euro al giorno, prevista espressamente per il caso in cui “il ragioniere, persvolgere il proprio mandato, è costretto ad allontanarsi per tutta la giornatadal suo studio”.