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Disabili cacciati da un negozio

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"Sono troppi e non comprano"

Michelangelo Bonessa
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Allontanati dal negozio dialimentari perché erano in "troppi". È la motivazione ufficiale chela settimana scorsa ha portato un gruppo di quattro persone con disabilitàdell'Istituto don Orione di Chirignago a lasciare un esercizio pubblico incentro a Lignano, dove si trovavano in vacanza. A denunciare il caso didiscriminazione sono gli stessi operatori dell'istituto che, dopo avere chiestoinvano spiegazioni ai titolari del negozio, hanno preso carta e penna perraccontare il fatto all'assessore al Turismo della località balneare. Il fatto è avvenuto in un negozio di alimentari all'iniziodi via Centrale, dove erano entrati un'operatrice del centro con quattroospiti: “Non c'era molta gente all'interno - si legge nella lettera - e mentreci si consultava sul prodotto da acquistare, la titolare in modo alquantosgarbato ha intimato al gruppo di uscire immediatamente, accampando la scusache "certa gente" entra numerosa ed acquista poco o nulla”. Perevitare ulteriore imbarazzo ai presenti l'accompagnatrice ha deciso di uscireassieme alle quattro persone che l'accompagnavano. Lescuse - Immediate le scusedell'assessore al Turismo Graziano Bosello: “Lignano ha sempre avuto grandedisponibilità nei confronti dei disabili - ha detto - Non può passare per unacittà inospitale che ostacola gli handicappati per un episodio legato allascarsa sensibilità di un singolo commerciante”. Il titolare del negozio chiamato in causa, RenatoSebastianis, minimizza il fatto: “Qui non è accaduto nulla di grave - ha detto- il negozio era pieno di gente e mia moglie che si trovava alla cassa ha dettoche chi non vuole comperare esca dal negozio”.

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