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Unità d'Italia, Napolitano:

attendo risposte dal governo

Dario Mazzocchi
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Mancano quasi due anni, ma la celebrazione del 150esimo anniversariodell'Unità d'Italia è già un tema caldo. A cominciare ad innalzare latemperatura è stata la Lega, in particolare Bossi. Ora interviene pureGiorgio Napolitano che vuole risposte dal governo in merito all'organizzazione dell'evento.“Attendo una risposta oramai improrogabile dal governo, - ha dichiarato allastampa il Capo dello Stato - affinché chiarisca i suoi intendimenti e iprogrammi in vista dell'anniversario”. Dunque ancora benzina su un falò che ileghisti hanno appiccato iniziando a sollevare dubbi sul Tricolore, sull'innodi Mameli e sull'Unità del paese in sé. Ora Napolitano interviene dopo che lostesso Bossi ha smorzato, a modo suo, gli attacchi ai simboli dell'Italia unita:i giornalisti avrebbero frainteso le sue parole.  Borghezio: non si spenda una lira - Ma dal Carroccio è arrivata la risposta di Mario Borghezio, per il quale i 150 anni dell'Unità d'Italia “sono un'ottima occasione per segnare una discontinuità” rispetto alle spese inutili per le “faraoniche” celebrazioni del passato. “In un momento delicato come questo - ha aggiunto - bisogna dare un forte segnale e la mia ricetta è proprio quella di non spendere neanche una lira”. “Utilizzando le nostre biblioteche, l'Archivio di Stato – ha proposto Borghezio - si possono organizzare esposizioni e convegni che valorizzino il ricco materiale documentario che possediamo”. Le celebrazioni “devono essere anche un'occasione – ha concluso - per riscoprire figure come quelle di Sismondi e Cattaneo, troppo spesso trattate superficialmente nelle scuole”.

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