L'omicidio di Loris: ecco perché Veronica potrebbe aver premeditato tutto

di michele deromadomenica 21 dicembre 2014
L'omicidio di Loris: ecco perché Veronica potrebbe aver premeditato tutto
2' di lettura

Gli inquirenti non hanno più dubbi: è stata Veronica Panarello ad aver ucciso Loris Stival, lo scorso 29 novembre. Le indagini si stanno concentrando ora sul movente, e su un'altra questione: l'omicidio era premeditato o no? Alcuni elementi, come scrive il Corriere della Sera, potrebbero portare gli inquirenti a ipotizzare la premeditazione dell'omicidio. La prima visita al Mulino - Le carte dei magistrati dicono che Veronica Panarello, alle 8.33 di quella mattinata, si recò nella strada che porta al Mulino Vecchio. La telecamera la inchioda: alle 8.33 si vede la sua Polo infilarsi nella stradina, e uscire alle 8.35. Secondo un investigatore, "è andata a controllare che non ci fosse gente nei dintorni". Ma ipotizzare questo, secondo Giusi Fasano del Corriere, significa "credere che Veronica sia salita in macchina avendo già maturato l'idea di uccidere Loris: ma questa circostanza non risulta da nessun passaggio delle indagini". E la Panarello continua ad affermare di non essere mai stata in quella strada: "Sono andata in quella direzione, ma solo per buttare la spazzatura", continua a dire la 26enne. L'auto in garage - Alle 8.47, dopo aver accompagnato il piccolo Diego alla ludoteca, Veronica Panarello rientra a casa, e parcheggia la sua Polo all'interno del garage. Poi esce e rientra nel condominio dal portone esterno: inspiegabile, secondo i vicini di casa e lo stesso marito, dato che Veronica non parcheggiava mai la propria auto in garage. Anche perché quella mattina la 26enne aveva fretta, doveva andare al corso di cucina ed era in ritardo, e c'era posto per lasciare l'automobile davanti al portone esterno. Questo è un altro elemento che potrebbe far pensare alla premeditazione dell'omicidio.