Cerca
Cerca
+

Brunetta: "sinistra parassitaria

Vada a morire ammazzata"

Albina Perri
  • a
  • a
  • a

  È un fiume in piena Renato Brunetta. Intervenuto sabato mattina al convegno del PdL sul tema “La persona prima di tutto”, organizzato a Cortina d'Ampezzo, attacca tutti. La chiesa, i poteri forti e ovviamente la sinistra «per male» a cui manda a dire senza giri di parole «Vada a morire ammazzata». Sul dialogo con la Chiesa Brunetta è netto: «Anche con la Chiesa bisogna lavorare. Lo dico da laico mangiapreti. È necessario un dialogo soprattutto nei settori in cui la Chiesa fa meglio dello Stato. Ma non ci può essere un dialogo con la Chiesa di certi esponenti che giocano al massacro e che sono portatori di una ideologia politica con la tonaca».  Il ministro ha quindi ammonito: «Mai la Chiesa ha avuto tanto dallo Stato in termini di 8 per mille. Questa è la nostra serietà». Quella sulla Chiesa non è stato l'unico passaggio forte del suo discorso. Brunetta ha attaccato pesantemente anche le elites colpevoli, a suo dire, di preparare un vero e proprio colpo di Stato: «Ci sono elite irresponsabili che stanno preparando un vero e proprio colpo di stato». "Elite parassitarie" - Brunetta ha descritto le elite come quelle «della rendita parassitaria, burocratica, finanziaria, editoriale». «Questa sedicente elite in questo anno di grande crisi - ha aggiunto - ha pensato solo a come far cadere un governo che guarda caso cominciava a colpire proprio le case matte della rendita». Poi il ministro si è rivolto «alla povera sinistra che da questa finta elite si fa irretire». «Propongo - ha concluso - una lotta di liberazione per i compagni della sinistra per bene: liberatevi da questo abbraccio mortale di questa cattiva finanza, di questo cattivo sindacato, di questi cattivi gruppi editoriali. Quella sinistra che è “per male” vada pure a morire ammazzata... ». Crisi economica: «Via alla fase 2» – Per contrastare la crisi economica «in autunno il governo lancerà la fase 2», ha detto Brunetta. «La fase 1 è quella della gestione della crisi – spiega Brunetta – l'abbiamo gestita bene, salvaguardando il risparmio, salvaguardando le banche, salvaguardando il lavoro con interventi specifici per certi settori come gli incentivi per l'auto. Insomma la fase 1 ci vede promossi. La fase 2 - continua il ministro- è la fase dell'espansione, del rilancio, ovviamente per rilanciare ci vogliono le risorse che vengono da una congiuntura che cambia, che migliora». E il ministro spiega che «piuttosto che la detassazione delle tredicesime io penso alla detassazione dei contratti di secondo livello, favorendo così tanti buoni contratti di datori di lavoro, che si fanno sul territorio, laddove c'è la produttività. La fase 2 è anche l'implementazione definitiva del piano casa». E ancora, ha spiegato il ministro, «le risorse da rispamio ci sono. Tremonti ieri ha detto che bisogna fare un monumento al risparmiatore italiano adesso questi risparmi devono trasformarsi in consumi e investimenti».      

Dai blog