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Per ritrovare un lavoroin Italia servono 15 mesiIn Germania solo 7

Scarsa fiducia di chi resta senza posto in tutte le istituzioni che regolano o influenzano il mercato del lavoro
di Nicoletta Orlandi Posti sabato 10 novembre 2012

2' di lettura

Il vecchio continente è diviso in due sul reimpiego: si va dai 7,76 mesi ritenuti necessari in Germania per trovare un nuovo posto, in caso di perdita di lavoro - seguita da Regno Unito e Polonia con poco più di 8 - agli oltre 16 mesi necessari in Spagna e ai quasi 15 in Italia, per una media di 11 mesi e un indice europeo di facilità di   reimpiego di soli 32,85 punti. Questi i principali risultati registrati dall’Employee Labour Trust Index, lo studio statistico internazionale che la multinazionale  del lavoro Gi Group ha promosso a settembre su 6 paesi in Europa (Italia, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e Polonia), per rilevare il livello di fiducia dei lavoratori nei confronti del mercato del lavoro  nel suo complesso (a quota 43,37 punti a livello europeo) e rispetto a  3 aree di indagine: l’organizzazione, la facilità di reimpiego e le istituzioni nazionali e sovranazionali che regolano il mercato. Sfiduciati- A far serpeggiare un generale scetticismo tra i lavoratori contribuisce la scarsa fiducia in tutte le istituzioni che regolano o influenzano il mercato (38,16 punti); tiene un po' meglio l’Unione europea - specie per gli spagnoli e gli italiani - mentre i tedeschi non si fidano del tutto, esprimendo il valore più basso dopo gli inglesi. Il pessimismo maggiore è registrato, per contro, verso i partiti politici e soprattutto da parte degli italiani (20,85). E', invece, da segnalare la relativa tenuta delle agenzie per il lavoro private, specie in Spagna, dove registrano il punteggio più alto a livello paese, e in Italia, dove, anche se ottengono valutazione più bassa rispetto a Francia, Regno Unito e Germania, sono comunque al secondo posto a livello locale dopo la Ue. A livello paese, fiducia effettiva è espressa solo dai lavoratori tedeschi nei confronti dei sindacati (52,93) e delle autorità regionali o locali (50,90).  Europa spaccata a metà - A livello paese, a parte il caso unico e  quasi sempre positivo della Germania (indice Elti 51,01 punti), emerge  una forte dicotomia tra gli altri Stati che si suddividono in due   gruppi: Regno Unito (Elti 45,18) e Francia (Elti 44,84), che esprimono  limitata fiducia nel mondo del lavoro, e Polonia (Elti 39,98), Italia   (Elti 39,75) e Spagna (39,45) che, invece, sono spesso fanalino di   coda, anche nei sottoindici e nelle relative voci. Dallo studio   comparato, l’Italia si posiziona sempre agli ultimi due posti delle classifiche; in particolare, i lavoratori italiani esprimono la fiducia più bassa rispetto agli altri europei in merito al management d’impresa, alle istituzioni in generale, alle agenzie per il lavoro   pubbliche e ai partiti politici. Anche rispetto alla facilità di   reimpiego, l’Italia è fortemente scettica; nel nostro paese, il lasso  di tempo percepito come necessario per ritrovare lavoro varia da un minimo di circa 10 mesi, percepiti dai senior/top manager a un massimo di oltre 18 mesi per gli over 50 in generale.

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