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Coronavirus, proroga dello stato di emergenza: Giuseppe Conte si prende i poteri per istituire le zone rosse e acquistare presidi sanitari

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Dopo le indiscrezioni trapelate sui giornali oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha confermato la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre.  Dunque oltre al proseguimento del lavoro da remoto per pubblici e privati cosa cambierà? Con il nuovo decreto, il precedente è in scadenza il prossimo 31 luglio, si potranno decretare nuove zone rosse, lockdown locali, ma soprattutto agevolare gli acquisti di materiale di emergenza, in particolare per la scuola, come gel, banchi e mascherine.

Una proroga necessaria per acquistare, accelerare e arrivare a settembre pronti per l'inizio della scuola, come vorrebbe il commissario all'emergenza Domenico Arcuri ma anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, che teme, dati alla mano, una recrudescenza del Covid 19 nel periodo autunnale. La proroga dunque sarebbe una sorta viatico per effettuare interventi straordinari, come per esempio adattare caserme, alberghi o cinema a presidi scolastici. Ma anche per l'apertura di strutture sanitarie legate all'emergenza.

 

 

 


Il premier ho annunciato questa mattina a Venezia in occasione dell'inaugurazione del Mose. E' in corso la valutazione di questa decisione che potrebbe comportare, tra le altre cose, anche la proroga del ricorso allo smartworking, per dipendenti pubblici e privati

La decisione ufficiale non è ancora c'è ma è stato lo stesso premier a confermare la notizia già circolata: “Ragionevolmente, ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio”,  ha ammesso a  margine del test di sollevamento delle paratoie del Mose a Venezia. "Lo stato di emergenza serve per tenere sotto controllo il virus. Non è stato ancora deciso tutto, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione", ha concluso il premier.

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