Crocifisso, sindaco multa preside
"Non l'ha esposto in classe"
La sentenza della Corte di Strasburgo sul crocifissonelle aule scolastice continua ad avere conseguenze e suscitare reazioni. Fadiscutere quella di Francesco Di Giorgio, sindaco di Chiusa Sclafani, un paesenella provincia di Palermo: «Ho deciso di emettere l'ordinanza dopo la sentenzadella Corte europea che trovo profondamente ingiusta- ha spiegato Di Giorgio -. Ho stabilito chetutti gli edifici pubblici, di proprietà comunale, devono avere in ogni stanzaun crocifisso, pena la multa di 500 euro». Secondo la decisione presa dal sindaco, la preside di unascuola che non ha rispettato l'ordinanza dovrà pagare una multa salata. DiGiorgio ha dichiarato: «I vigili che hanno fatto i dovuti controlli hannoriscontrato questa irregolarità e hanno comunicato alla preside della possibileconseguenza. La preside ha tutto il tempo diadeguarsi. Abbiamo infatti dato un termine di 15 giorni. Io rispetto tutte le religioni, ma gli altri devono rispettare lamia. Sono un cattolico praticante e sono stato molto urtato dalla decisionedella Corte europea, così ho emesso l'ordinanza. È nelle mie facoltà. Lapreside può fare quello che vuole. Inoltre, ha detto diverse cose non vere allastampa come quella che non abbiamo dato contributi alla scuola in questi anni».Per questo motivo, il sindaco ha convocato domani i responsabili dell'ufficiotecnico per farsi rendicontare i fondi investiti nell'istruzione. «Dovrebberoessere - conclude - circa 800 mila euro in tre anni. Per un Comune di tremilaabitanti mi sembra un ottimo risultato».