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Dpcm, revisione al ribasso dei limiti Rt per le fasce: il timore di nuove e lunghe chiusure

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Una prima importante conferma è arrivata da Roberto Speranza: il prossimo weekend tutta Italia sarà zona rossa, in lockdown dunque. Oggi, lunedì 4 gennaio, proseguiranno i lavori, le riunioni tra governo, Cts ed enti locali per il nuovo dpcm che entrerà in vigore dopo la scadenza dopo quello che termina il 6 gennaio. Per certo resteranno le fasce gialla, arancione e rossa, insomma chiusure e divieti anche dopo il 6. L'idea è tenere in vigore i weekend zona rossa ancora per qualche settimana. Spuntano poi le zone bianche, ovvero una nuova colorazione dal 15 gennaio in poi per le regioni con parametri migliori rispetto alla zona bianca e che prevederebbe, di fatto, riaperture quasi totali.

Eppure, c'è un inghippo. Nel nuovo pacchetto di norme, quasi certamente, saranno rivisti al ribasso gli indicatori che determineranno i colori, ovvero verranno resi più stringenti. In particolare l'indice Rt, il più pesante nel definire le colorazioni. Si dovrebbe abbassare la soglia per il passaggio da giallo ad arancione: da 1,25 a 1; discesa analoga per il passaggio da arancione a rosso: da 1,5 a 1,25. Cifre che fanno temere il peggio. Già, perché molte regioni sono prossime all'1 e, purtroppo, dopo le feste di Natale e con le prime riaperture si teme un riacutizzarsi del contagio. E insomma, il sospetto è che al di là dello "specchietto per allodole" della ipotetica zona bianca, con questa revisione dei parametri Rt, l'Italia sarà condannata a restare chiusa ancora a lungo. Molto a lungo.

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