La situazione epidemiologica dell’Italia è ancora lontana dall’essere sotto controllo. Anzi, per certi versi sta peggiorando, soprattutto se si guarda al numero delle vittime per Covid: oggi sono state 551, si tratta del dato più alto fatto registrare dallo scorso 19 gennaio, quando erano state 603. Il bollettino di oggi, martedì 23 marzo, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 18.765 contagiati, 20.601 guariti e 551 morti su 335.189 tamponi analizzati, con il tasso di positività che si è abbassato al 5,6 per cento (-2,6 rispetto a ieri).
Inoltre sta continuando ad aumentare la pressione sul sistema sanitario nazionale: oggi il saldo dei ricoveri in reparti Covid è +379 (28.428 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoveri in terapia intensiva è +36 (3.546) con ben 317 ingressi del giorno. Anche quest’ultimo numero è in aumento e non è una buona notizia, trattandosi di un dato chiave insieme a quello dei decessi. L’unica nota lieta arriva dalla campagna di vaccinazione, che sta finalmente aumentando i giri del motore, sperando che sia solo l’inizio di una buona progressione e non un caso isolato.
Nelle ultime 24 ore, infatti, sono state somministrate quasi 220mila dosi in più di ieri: l’obiettivo del mezzo milione giornaliero fissato dal generale Figliuolo è ancora lontano, ma almeno si registrano progressi importanti da questo punto di vista. In totale sono state usate 8.112.882 dosi. Per quanto riguarda invece le Regioni, la Lombardia detiene il primato di casi giornalieri (3.643), seguita da Piemonte (2.090), Veneto (1.966), Campania (1.862), Puglia (1.664), Emilia Romagna (1.578), Lazio (1.491) e Toscana (1.062).