Testimonianza

Denise Pipitone, lo strazio della guardia giurata a Storie Italiane: "La dovevo fermare". Si è fatto sfuggire la bambina scomparsa?

Francesco Fredella

I fotogrammi di quella bambina con una donna rom, all'uscita di una banca milanese, hanno fatto il giro della rete. Potrebbe essere proprio Denise Pipitone, ma resta un tremendo interrogativo. Che a distanza di quasi 17 anni sconvolge ancora tutti. Adesso a Storie Italiane su Rai 1 parla Felice Grieco, la guardia giurata che cerco di intrattenere quella donna rom avendo notato una somiglianza tra la bambina e Denise. Ma non riuscì. 

 

La donna scappò via con la bambina. Secondo Felice Grieco, il rapimento di Denise Pipitone non può essere stato commesso solo da Anna Corona e Jessica. “È ovvio – dice a Storie Italiane di Eleonora Daniele - che non hanno fatto tutte da sole, ci deve essere stata una regia. Per poter fare quello che hanno fatto hanno dovuto avere l’appoggio di qualcuno, a meno che quel giorno la bambina si è trovata smarrita nel vicolo e un passante se l'è presa e l’ha portata via".

Grieco dalla Daniele spiega quel grande senso di colpa per non aver bloccato quella donna. “La dovevo fermare, mi sarei tolto ogni dubbio. Chiesi di inventare una scusa per poterlo fare, mi dissero di no. Ero nervoso, non sapevo come agire. Se l’avessi bloccata e non era lei sarei finito nei guai”, racconta.

 

L'uomo, quella mattina, chiamò la polizia. Ma la donna riuscì ad andare via e iniziarono sin da subito le ricerche di quella bambina. "Quando è arrivata la pattuglia chiedendomi dove di trovasse la bambina gli ho fatto presente che, dato il tempo passato, il gruppo era andato via. Chiesi alla poliziotta se le potevano interessare i filmati che avevo fatto e glieli ho mostrati. Lei è sbiancata  e ha invitato per radio i colleghi a fare controlli a tappeto, ma tutto il gruppo era sparito senza lasciare traccia”, ha aggiunto la guardia giurata.

Felice Grieco ha filmato quella scena e la bambina, che si chiamerebbe Danas, è stata più volte accostata alla figlia di Piera Maggio, che continua nella sua battaglia per ottenere giustizia per sua figlia. “Per il video ho subito perquisizioni a casa, il sequestro di tutto il materiale informatico...", conclude Grieco.