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Libero De Rienzo, con chi era in casa quella sera? Sconcertante ipotesi sulla sua morte, acquisite le immagini delle telecamere

Libero De Rienzo

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Era da solo Libero De Rienzo quando si è sentito male? Chi è entrato e uscito dalla palazzina di via Madonna del Riposo al 49? A queste domande stanno cercando di trovare una risposta gli inquirenti che sono a caccia dello spacciatore che avrebbe fornito all'attore la dose letale, o eroina tagliata o crack. Perché finora ci sono poche certezze, tranne quella polvere trovata nell'appartamento assieme a mozziconi di sigaretta, tracce di uno spinello, forti sedativi. I pm Nunzia d'Elia e Francesco Minisci, rivela il Giornale, in attesa del via libera per avviare definitamente le indagini, avrebbero disposto l'acquisizione di alcune immagini registrate dalle telecamere della zona per studiare i movimenti della vittima fin da mercoledì pomeriggio, quando De Rienzo posta su Instagram la foto del posacenere poi sequestrato, fino alla sera stessa quando, dopo aver acceso il braciere letale ("Notte africana. Tanto vale accendersi un fuoco", come scrive lo stesso attore), quando ha il malore.

 

 

De Rienzo insomma era con qualcuno? Poteva salvarsi? Probabilmente sì se era in compagnia di un amico, o magari dello stesso pusher, che, forse in preda al panico, sarebbe fuggito. C.T., l'amico di famiglia accorso nell'appartamento dei De Rienzo con le chiavi che gli aveva lasciato la moglie dell'attore, ha raccontato ai carabinieri che la porta era chiusa ma senza mandate.  Una ricostruzione che però non fornisce elementi utili per chiarire la situazione.

 

 

Insomma, al momento è ancora un mistero la morte di Libero De Rienzo. Gli investigatori intanto hanno anche acquisito i tabulati telefonici per studiare il traffico sul cellulare dell'attore. Stamattina 19 luglio la Procura di Roma conferirà l'incarico per l'autopsia e un primo test tossicologico sul cadavere di De Rienzo. Resta in piedi il fascicolo aperto con l'ipotesi di reato prevista dall'articolo 586 del codice penale, ovvero morte come conseguenza di altro reato, per l'uomo che gli avrebbe fornito la droga.

 

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