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Variante Delta, bollettino 2 settembre: frenano i ricoveri, verso la terza dose di vaccino? Il sì categorico di Draghi

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La situazione epidemiologica continua a rimanere sotto controllo. Anzi, al netto dell’aumento dei ricoverati e del ritorno in zona gialla della Sicilia (che potrebbe essere seguita la prossima settimana da Sardegna e Calabria) tutto sommato l’estate è andata bene. Di sicuro sarebbe andata molto peggio se alla variante Delta non avessimo potuto opporre il vaccino: il 70% e oltre di popolazione coperta dal vaccino si fa sentire eccome, non a caso oltre il 90% di chi è ricoverato in terapia intensiva è non vaccinato.

 

 

Il bollettino di oggi, giovedì 2 settembre, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 6.761 contagiati, 6.372 guariti e 62 morti su 293.067 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 2,3% (+0,2 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, è stata registrata una leggera inversione del trend che ha caratterizzato le scorse settimane: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -26 (4.205 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è +15 (555) a fronte di 4 nuovi ingressi.

 

 

La campagna di vaccinazione prosegue ed è arrivata a 78.163.954 dosi somministrate in totale. A riguardo Mario Draghi è stato perentorio in conferenza stampa: il premier ha detto sì alla terza dose (che però va ancora organizzata: a chi e quando?) e soprattutto all’obbligo vaccinale, nel momento in cui arriverà l’ok di Ema e Aifa all’approvazione definitiva del vaccino, come già avvenuto negli Stati Uniti da parte della Fda.

 

 

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