Fine dell'emergenza

Green pass, la rivoluzione del primo aprile: ecco le nuove regole, libertà (quasi) per tutti

Claudia Osmetti

È a tutti gli effetti una nuova era, la fase due, l'alba del giorno dopo. Chiamatela un po' come vi pare, il concetto cambia poco: alla mezzanotte di oggi lo stato di emergenza va in pensione. Dopo due anni di pandemia (che a tratti è diventata pandemonio) si torna alla normalità. Via (più o meno) il Green pass, sforbiciata sulla quarantena, dad ridotta ai minimi termini. Saranno misure graduali, ce l'hanno ripetuto in ogni salsa. E non è un liberi tutti, d'altronde con 77.621contagi al giorno mica si scherza (e il ministro della Salute Roberto Speranza, Leu, continua a ribadire che «non è il caso abbassare la guardia proprio adesso»). Però, signori, ci siamo.
Da domani si cambia, si torna alla normalità e per davvero. Anzi, per iscritto: lo dice il decreto legge pubblicato in Gazzetta ufficiale il 24 marzo, quello delle «disposizioni volte a favorire il rientro nell'ordinario» nel post covid. Ecco, ma cosa succede, in concreto, dal primo aprile?

 

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Green pass. Il certificato verde non scompare, sarà cancellato solo tra un mese (e neanche ovunque, ci saranno delle eccezioni per gli ospizi o gli ospedali). Però, in generale, varrà nella sua forma base. Da domani lo shopping nei negozi e nei centri commerciali è libero (salvo l'obbligo di indossare una mascherina, ma è sufficiente quella chirurgica). Lo stesso nei musei, negli uffici pubblici, nelle banche e alle poste o nelle strutture ricettive (alberghi, hotel e bed& breakfast).
Ristoranti. Il discorso leggermente diverso per i ristoranti: all'aperto non bisognerà mostrare nessun documento vaccinale, al chiuso serve il Green pass base (quindi va bene anche un test negativo).
Piscine e palestre. In piscina e in palestra, invece, occorre ancora il certificato rafforzato, così come per assistere alle partire sportive nei palazzetti o in qualsiasi luogo coperto (allo stadio no: lì, oltre al certificato base, occorre la mascherina Ffp2). Feste, eventi e cerimonie restano vincolate al super green pass. Per i teatri e i cinema la logica è uguale: i tri-vaccinati entrano nelle sale al chiuso (con la Ffp2), basta un tampone per gli spettacoli all'aperto (sempre con Ffp2).

 


 

Scuola. In discoteca, invece, si entra con la chirurgica e la si può levare solo sulla pista da ballo. Da venerdì non ci saranno più differenze tra alunni che non si sono fatti la punturina e i compagni che all'hub hanno preso un appuntamento nelle settimane passate: solo gli studenti positivi andranno in isolamento (e per loro sarà attivata la didattica a distanza) qualora risultassero positivi. Le mascherine Ffp2 tornano in classe con 4 casi accertati, le chirurgiche saranno d'obbligo fino agli scrutini di giugno.
Insegnanti. Da domani rimettono piede in aula anche gli insegnanti no-vax, ma per loro rimane il divieto di contatto con gli allievi e saranno quindi impiegati solo nelle "attività di supporto all'istruzione scolastica" (sempre che abbiano almeno il green pass base).
Anche nelle università resta, e fino al 30 aprile, la mascherina e il distanziamento, oltre al divieto di accesso con una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi.
Quarantene. Per chi entra in contatto con un infetto da Coronavirus sparisce la quarantena: da adesso varranno per tutti (non-vaccinati compresi) l'autosorveglianza e il tampone (da ripetersi, eventualmente, dopo cinque giorni) in caso di sintomi. Chi, invece, il covid se lo buscherà sul serio dovrà stare in isolamento dai sette ai dieci giorni, dipende dalla vaccinazione (se è stata fatta o no).

 


 

Trasporti. Per salire su autobus, traghetti e treni servirà il certificato verde base (anche qui, bisogna però indossare la mascherina Ffp2). In metro, sui bus urbani e sui tram non sarà necessario mostrare alcun documento (serve, invece, di nuovo, la Ffp2).
Lavoro. Gli over 50 dovranno comunque concludere il proprio ciclo vaccinale (con anche la terza dose) fino a metà giugno, altrimenti incapperanno nella multa da cento euro: però non saranno più sospesi dal lavoro (e dalla retribuzione). Le aziende private potranno (non è un obbligo) ricorrere allo smartworking fino all'estate, nel settore pubblico si deve dare priorità all'impiego in presenza. Per accedere in ufficio dovremmo mostrare il certificato verde, però quello base che si può rinnovare ogni due giorni facendo un semplice tampone.
Poliziotti e medici. Poliziotti, carabinieri e forze dell'ordine possono rientrare in servizio con il green pass base (anche per loro l'obbligo vaccinale scade il 15 giugno). Medici e infermieri, oss e operatori delle Rsa, invece, no: per i camici bianchi le tre fiale sono imprescindibili e lo saranno per tutto l'anno solare. Ospedali e rsa. Per entrare negli ospedali e nei reparti in visita a parenti o amici servirà ancora il pass rafforzato. Sulla Pasqua, infine, è la Cei (la Conferenza episcopale italiana) che invita «alla partecipazione in presenza limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni», ma ricordando di igienizzarsi le mani all'ingresso delle chiese e dei luoghi di culto e di ricevere l'eucarestia «preferibilmente nella mano».