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Gas, il regalo del Pd a Putin: quello che nessuno dice

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Il Gasi - Gasdotto Algeria Sardegna Italia - avrebbe dovuto vedere la luce nel corso degli ultimi 10 anni. Si trattava di un progetto che avrebbe consentito di trasportare in Italia dagli 8 ai 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno: era altamente strategico, dato che avrebbe permesso di diversificare i fornitori. Nel 2012 sembrava tutto pronto a partire, ma alla fine non se n’è fatto nulla perché la Toscana a trazione Pd ha bloccato tutto.

 

 

Il motivo è da ricercare nelle “compensazioni” per il territorio, sulle quali non è stato trovato un accordo. E così la Toscana guidata da Enrico Rossi ha fatto naufragare un progetto chiave in materia di approvvigionamento del gas, favorendo tra l’altro la Russia. Sì, perché la mancata realizzazione del gasdotto ha fatto gioco a Gazprom, dato che il colosso degli idrocarburi è risultato avvantaggiato sul mercato italiano. Tra l’altro per quel progetto erano stati stanziati circa 120 milioni dall’Unione europea, che lo aveva considerato dai “interesse comune” proprio per la sua utilità nella diversificazione delle forniture.

 

 

A distanza di un decennio, Susanna Ceccardi ha presentato un’interrogazione sul caso alla Commissione Ue: “Abbiamo la conferma - ha dichiarato l’europarlamentare della Lega - che il progetto Galsi aveva tutto, in termini di finanziamenti e approvazione da parte dell’Ue per essere realizzato. Se ciò non è accaduto è colpa delle scelte della Regione Toscana, guidata dal Pd”.

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