La tragedia

Val Formazza, il padre della vittima: "Ho avuto un presentimento"

Le vittime della frana in Alta Val Formazza sono due giovani amici residenti in provincia di Novara e grandi appassionati di montagna. Lei, Marilena Bertoletti, 31 anni di Nebbiuno, nell’alto Vergante, lavorava alla Herno, importante azienda del settore delle confezioni di Lesa, sul lago Maggiore, fino a qualche mese fa, quando ha deciso di mettersi in proprio. La sua famiglia gestisce una azienda florovivaistica a Nebbiuno, e per questo motivo Marilena aveva studiato all’istituto agrario Fobelli di Crodo. Ha un fratello, Giorgio, anche lui escursionista. Anche Matteo Barcellini, nato e residente a Borgomanero, sempre nel novarese, 34 anni, è un perito agrario diplomato all’istituto Bonfantini di Novara. Era contitolare dell’azienda agricola "Santa Marta" nella frazione di Santa Cristina di Borgomanero.

 

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Il padre, Elio, che è arrivato a Riale nella speranza di riportare a casa il figlio, ha raccontato sconvolto a La Stampa che suo figlio "non andava mai in posti pericolosi e sceglieva escursioni che duravano al massimo un giorno, perché c’era da rientrare a casa per accudire gli animali. Quello dell’allevatore è un lavoro che non ha giorni di riposo, ma a lui è sempre piaciuto, lo faceva con tanta passione. E appena poteva fuggiva verso le sue montagne". 

Elio ha anche aggiunto che domenica mattina, quando è avvenuta la tragedia, si trovava nella vigna e ha avuto uno strano sentore: "Non so perché, ma a un tratto ho sentivo che c’era qualcosa che non andava, è come se avessi avuto un presentimento che potesse essere accaduto qualcosa di brutto a Matteo".