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Roma, il prof del liceo Righi imbarazza lo studente di religione ebraica

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Chiara Pellegrini
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Giovedì, al massimo venerdì, si terrà al Liceo Augusto di Righi di Roma un consiglio d’istituto straordinario. Argomento dell’incontro tra docenti e rappresentanti dei genitori sarà uno sciagurato dibattito in classe voluto da un professore di storia e filosofia sul conflitto israelo-palestinese. L’episodio ha visto coinvolto, suo malgrado, uno studente italo-israeliano, di religione ebraica, costretto a difendere davanti alla classe, contro la tesi proposta dal docente, le proprie ragioni su quanto accade in Medio Oriente. Un confronto, avvenuto il 13 ottobre, che il professore ha appuntato sul registro elettronico: “Le ragioni di Israele spiegate dall’alunno...”.

Non mancando tuttavia di scrivere - nella comunicazione visibile a tutti - non solo nome e cognome del ragazzo, che generalmente vengono indicati solo con le iniziali, trattandosi di minori, ma specificando persino origini e religione. Una scelta improvvida che ha suscitato le immediate reazioni della famiglia del ragazzo, che ha segnalato l’episodio al coordinatore di classe e al dirigente della scuola, fino ad approdare all’Ufficio scolastico regionale.

 

L’episodio si aggiunge ad altre singolari scelte del professore come quella sottoporre agli studenti materiali di Amnesty International sul “sistema di apartheid in Israele contro i palestinesi” e di “pulizia etnica in Palestina”. La questione Righi è ora nelle mani dell’Ufficio scolastico regionale. Il docente potrebbe rischiare una sanzione per aver violato il codice disciplinare dell’istituto.

 

 

 

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