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Roberto Gualtieri, sceneggiata con i nuovi spazzini: la foto, che imbarazzo

Salvatore Dama
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Enfasi. Musica cinematografica di sottofondo. In primo piano il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Che ha un video annuncio importante da fare: «Vi presento i 259 neoassunti all’Ama!». Sticaz*i, obietterebbe qualcuno nella Capitale ricorrendo alla lingua madre. Una normale prassi amministrativa trasformata in evento. Ma nulla, quando si parla di rifiuti a Roma, è prassi ed è normale. Quindi ci sta la cerimonia tipo allievi dell’accademia militare. Solo che, ai ragazzi in tuta arancione, Gualtieri non consegna lo spadino, ma la scopa e la paletta. Sono gli angeli della monnezza. Chiamati a risolvere la atavica emergenza che svergogna l’urbe agli occhi del mondo. Che ansia da prestazione. Pure perché il netturbino romano non ha una fama propriamente specchiata.

L’ultimo scandalo risale a sei mesi fa: furto di carburante dai mezzi Ama. Dal 2017 al 2020 i dipendenti hanno sottratti 300mila litri di benzina e gasolio. E poi c’è una lunga carrellata di episodi da b-movie. Lo spazzino beccato in pasticceria durante il turno, quello che stava in sala slot, l’altro che si era caricato una prostituta. Poi c’è la girandola di dirigenti che va e viene. La storia degli “inidonei”, quelli con il certificato medico che non possono fare il servizio stradale. Le “epidemie” che colpiscono i netturbini in prossimità delle feste comandate. Livelli di assenze che superano il 15 percento (dato del secondo trimestre 2023). Ecco, Gualtieri spera che la nuova generazione degli operatori Ama sia un po’ meglio della precedente. Intanto, giura, «parlano inglese» e ne capiscono di «informatica». Ottime referenze per chi deve raccogliere il pattume. Sono 185 uomini e 74 donne, si va dal più giovane, nato a dicembre 2004 con 19 anni ancora da compiere, al più grande che ha da poco fatto 30 anni. I nuovi dipendenti, entrati in servizio tra il 7 agosto e il 30 settembre 2023, sono stati assunti con la qualifica di apprendisti addetti alle attività di spazzamento, con l’ausilio di veicoli, raccolta e tutela del territorio. Il nuovo personale è stato inizialmente impegnato in attività di formazione e addestramento presso la sede operativa di riferimento e, on the job, seguendo il lavoro degli equipaggi sul territorio.

 

 

Tutte le 259 risorse sono ora pienamente operative nelle diverse sedi territoriali di tutti i municipi alle quali l’azienda li ha assegnati. Questo il discorso motivazionale del sindaco: «Benvenuti nella grande squadra di Roma Capitale. È un privilegio servire la città più bella del mondo. Voi siete in una postazione decisiva: quello dei rifiuti è il primo problema di Roma, ma se sarà risolto consente un salto di qualità straordinario». Gualtieri è consapevole della sporcizia. Ma finora questa consapevolezza è servita a poco. In campagna elettorale aveva promesso un piano straordinario di pulizia della città: «Entro fine anno risolveremo il problema». Si trattava del 2021. E no, le cose non sono andate proprio così.

 

 

L’aria nuova, però, farà bene. Ancora Gualtieri: «Io sento il vostro entusiasmo e mi dà gioia, insieme possiamo fare un salto enorme e Ama, che è già la più grande azienda d'Italia del settore, può diventare azienda leader, che rende Roma una citta verde, dell'economia circolare, dell'innovazione e della sostenibilità, cioè le grandi sfide di oggi. Quindi la sfida è doppia: ripristinare il decoro e mettere Roma in prima fila nella sfida per ridurre le emissioni e rendere il rifiuto una risorsa». «La qualità che vedo in voi», aggiunge il sindaco, «mi dice che avete capito che questo non è solo un posto fisso, che dà stabilità alla vostra vita, perché non si tratta di fare quello che ha fatto in questi anni Ama, bene o male. Siamo fiduciosi che con il vostro entusiasmo possiamo fare questo salto di qualità». Sognare non costa nulla. E non produce scarti da differenziare. 

 

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