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Cesano, segregata e violentata per 2 anni in un agriturismo: arrestati gli stallieri

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Per due anni una ragazza tedesca di diciassette anni è stata segregata e violentata da due stallieri pachistani che l'avevano rinchiusa nella stanza di un agriturismo a Cesano, in provincia di Roma. Una storia agghiacciante quella raccontata da Il Messaggero. La giovane "non poteva uscire dalla struttura se non in compagnia dei suoi aguzzini. Le avevano tolto i documenti e la sim dal cellulare, in modo che non potesse chiedere aiuto. Solo grazie all'intervento di un coraggioso passante, che il 27 maggio del 2021 ha notato i due uomini mentre la strattonavano per strada (a circa 200 metri dal circolo La Melazza), la ragazza è stata salvata e i pachistani arrestati", si legge nell'articolo 

Ali, il pachistano che si spacciava per il suo fidanzato e che ha dieci anni più della vittima, è stato condannato con il rito abbreviato in via definitiva per violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, reati aggravati dal fatto che la vittima fosse minorenne e non parlasse la lingua italiana. E Yasir, 39 anni, è imputato davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Roma per gli stessi reati.

 

 

Alcuni dipendenti dell'agriturismo durante l'udienza di ieri 28 novembre hanno affermato di non essersi mai accorti di nulla, né che fosse segregata né che fosse minorenne. Mentre il giovane che l'ha salvata ha raccontato: "Ero in macchina e ho visto due uomini che la strattonavano per le braccia. Ho chiamato subito il 112. Poi sono tornato indietro e le ho chiesto se andasse tutto bene. Lei aveva lo sguardo atterrito, ma non rispondeva. Uno dei due ha detto di essere suo marito. Non gli ho creduto e ho offerto alla ragazza un passaggio: lei è salita in auto e mi ha ringraziato in inglese. Poi l'ho accompagnata dai carabinieri". Quindi i due pachistani sono stati arrestati.

 

 

 

La ragazza "si era allontanata dalla sua famiglia, in Germania, ed era venuta in Italia con Ali" il quale, si legge, l'aveva portata nel settembre 2019 nell'agriturismo "dove un suo connazionale, Yasir, lavorava come stalliere. Qui la giovane, all'epoca 17enne, è stata privata della libertà personale e le è stato 'vietato ogni contatto con il mondo esterno'. I due pachistani, infatti, le hanno rotto il cellulare e, dopo che lei era riuscita a recuperarne un altro, le avevano impedito di inserire una scheda Sim. Le avevano sottratto i documenti di identità, 'percuotendola con violenza e minacciandola ogni qual volta la ragazza manifestava la sua intenzione di andarsene, tenendola segregata e chiusa a chiave nella camera da letto - si legge nel capo di imputazione - ed impedendole di uscire da sola all'esterno del circolo La Melazza".

Inoltre, "le spegnevano le sigarette sul corpo, come emerso dalle bruciature e dalle escoriazioni trovate su caviglie e cosce" e "la prendevano a schiaffi con frequenza quotidiana. Ali, in particolare, le metteva le mani alla gola 'pretendendo rapporti sessuali', mentre Yasir 'la colpiva reiteratamente con pugni allo stomaco e schiaffi al viso". Anche lui è accusato di aver abusato di lei palpeggiandola nelle parti intime.

 

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