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Giulia Cecchettin, la nonna: le clamorose parole su Filippo Turetta

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Carla Gatto è la nonna di Giulia Cecchetti, la ventiduenne uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Ma è anche una scrittrice. Per il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza maschile, aveva in programma la presentazione del suo libro "Con lo zaino in spalla e... che racconta la storia di "Emma, una ragazza del Sud, vittima di una società patriarcale dove i maschi decidono il destino delle donne". "Stanca della violenza del suo patrigno si ribella e, con lo zaino in spalla, scappa al Nord per realizzare i suoi sogni", spiega l'autrice a Roberta Merlin che la ha intervistata per il Corriere. Emma, come Giulia, vuole essere libera dalle catene di una forma sbagliata d’amore, e Carla Gatto nel raccontare la sua storia mai avrebbe pensato che la sua nipotina diventasse tragicamente il simbolo di questa lotta.

Ha le lacrime agli occhi la settantacinquenne quando ricorda l'amata nipote. "Tutto" le manca di Giulia, confessa al Corriere. "Lei era meravigliosa. Aveva sempre il sorriso. Amava il disegno, i fumetti. Una vena artistica che forse aveva preso da me, dipingere è una delle miei passioni. Mi mostrava le sue creazioni e mi raccontava che aveva iniziato questo corso. Era contenta di laureasi in Ingegneria biomedica". Giulia confidava alla nonna che le piaceva "tantissimo fare i disegni" perché le davano la libertà.  Quanto a Filippo che gliela ha portata via "in questo momento non so cosa provo", ammette Carla Gatto. Che poi spiega: "Sentire un sentimento di rabbia è inevitabile. Provare odio non è, però, utile a nessuno. L’odio ci logora inutilmente". L'autrice non vuole parlare dei genitori del giovane assassino ma della nipote: "Voglio ricordare solo la nostra Giulia. Lei era il nostro sole. Aveva una vita piena di cose belle davanti al sé. Quella sera si è fidata. E ora non c’è più".

 

 

La signora Gatto nell'intervista ha annunciato che il prossimo libro che scriverà sarà dedicato a Giulia. "Ho già in mente la storia", chiarisce al Corriere spiegando che il precedente, "Con lo zaino in spalla e..." è invece dedicato alla nuora Monica mancata circa un anno fa. Giulia aveva iniziato a leggerlo, ma "Emma non è Giulia", puntualizza la nonna. "Per lei non c’è stato un lieto fine e ora abbiamo un dolore devastante da affrontare. La nostra bambina non meritava un finale così crudele", conclude sconsolata Carla Gatto.

 

 

 

 

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