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Turetta, il manifesto: "Ecco il vostro uomo". E la Cgil attacca la Meloni

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Il figlio sano della società patriarcale? No, Filippo Turetta secondo Casapound è esattamente l'opposto: lo specchio di tutto quello che non funziona nella società moderna. Per questo motivo l'associazione di estrema destra ha pensato bene di realizzare addirittura dei poster con il volto dell'assassino di Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata, e lo slogan provocatorio "Il vostro uomo rieducato", e affiggerli sui muri di Roma.

"In questi giorni stiamo sentendo continuamente parlare di Turetta come 'figlio sano del patriarcato' e di 'rieducazione' nelle scuole - spiega Casapound in una nota -. Turetta è invece la conseguenza di una società che non fornisce più valori né, tanto meno, esempi. Dopo anni di decostruzione di genere, di deresponsabilizzazione del cittadino, a partire dalla scuola, cosa ci si può aspettare se non individui non in grado di affrontare una benché minima difficoltà?". 

Si parla "di rieducazione ma nelle aule scolastiche si ha addirittura paura nel dare voti negativi ai ragazzi per il rischio di 'turbarli' - si legge ancora nella nota del movimento -. Che rieducazione ci potrà mai essere in una scuola che non rende ragazzi e ragazze in grado di affrontare difficoltà, superarle e prendersi responsabilità?". 

Di "manifesti deliranti" parla la Cgil, che attacca Casapound. Manifesti che "offendono e dileggiano le donne vittime di femminicidio e in particolare di Giulia Cecchetin. L'immagine di Turetta, colui che è accusato di aver ucciso Giulia, è strumentalmente utilizzato contro la sacrosanta critica mossa al modello di patriarcato. Il vero problema, per i neo fascisti di Casapuond è, in realtà, il fatto che Turetta sia colpevole di non esser uomo con 'coraggio e virtù', in un delirio machista che riporta al trittico valoriale di 'patria, onore e famiglia' ".

"Questo brodo culturale - attacca poi la nota della Cgil di Roma centro ovest Litoranea, prendendo di mira Giorgia Meloni -, tanto caro anche alla nostra Presidente del Consiglio, non accetta di essere messo in discussione dal movimento femminista che si batte per la libertà di tutte le donne e dall'idea che la donna non sia solo madre procreatrice. Se ne facciano una ragione i fascisti vecchi e nuovi. La Piazza del 25 novembre le ragazze, i ragazzi le donne e gli uomini che hanno scelto di esserci li hanno già cancellati con la loro richiesta di libertà e diritti per tutte. La vera domanda da porci è perché è consentita ancora l'esistenza in vita di Casapound che si rifà esplicitamente al fascismo in barba alla nostra Costituzione e come sia possibile che ancora oggi occupi abusivamente un intero palazzo nel centro di Roma?", conclude la Cgil.
 

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