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Virus e polmoniti, "reparti pieni: scattano i primi trasferimenti": allarme a Milano

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All’ospedale pediatrico Buzzi di Milano arrivano tra i 150 e i 160 bambini ammalati al giorno. Bronchiolite da virus sinciziale, sindromi influenzali ma anche polmoniti batteriche hanno subito negli ultimi giorni "un aumento esponenziale" in tutta Italia ma soprattutto in Lombardia da alcuni giorni si registrano code ai pronto soccorso e aumentano le difficoltà a gestire i ricoveri. I reparti di pediatria degli ospedali milanesi, si legge su Repubblica, sono messi ancora una volta a dura prova. Tanto che il Buzzi è stato costretto a trasferire alcuni piccoli pazienti – dato che aveva tutti i letti di Rianimazione ormai occupati – a Brescia, Varese e Bergamo. E nei giorni scorsi l’Ats ha inviato una comunicazione a tutte le scuole e gli asili nido della città, per invitare a mandare a casa i bambini che hanno sintomi ricollegabili a questo tipo di infezione (febbre, tosse, starnuti) e ad adottare il più possibile le corrette norme igieniche per evitare l’alta diffusione del contagio, “che si sta avvicinando a un livello epidemico di intensità alta”, si legge nel documento.

Da parte sua Gian Vincenzo Zuccotti, primario della Pediatria del Buzzi, conferma che "stanno circolando molte forme virali, dall’influenza alla para-influenza, al virus sinciziale e anche, seppur con minor diffusione tra i bambini, il Covid 19". A Milano si vede anche qualche caso di mycoplasma pneumoniae che in Cina nelle scorse settimane avrebbe provocato una epidemia di polmoniti tra i bambini. “Ma sono molto pochi", precisa Zuccotti a Repubblica spiegando che si tratta "di un patogeno già noto da prima della pandemia da Covid 19, che per ora non desta allarme e per il quale ci sono terapie”.  Per il virus sinciziale è utile la rianimazione. Che però, al Buzzi, è ancora carente: a funzionare ci sono ancora soltanto cinque letti. La nuova terapia intensiva che doveva essere realizzata in tre mesi grazie ai finanziamenti previsti dal Decreto Rilancio durante il periodo del Covid , denuncia Repubblica, dopo un anno e mezzo di lavori non è ancora stata completata. 

La situazione è complessa anche all'Asst Santi Paolo e Carlo. Il primario di Pediatria Giuseppe Banderali, che è anche vice presidente della Società italiana di Pediatria dice a Repubblica che "al momento non c’è la preponderanza di un virus respiratorio rispetto a un altro. Vediamo anche numerosi casi di streptococco, che oggi è molto più tracciato rispetto a qualche anno fa. Ma anche di rinovirus e enterovirus. È però molto importante precisare che, soprattutto per quanto riguarda il Covid e l’influenza, ci sono dei vaccini che funzionano bene, e che sono efficaci per proteggere la popolazione fragile, in cui rientrano anche i bambini: è importante far passare alle famiglie questo messaggio”.

Secondo il report di Repubblica a Roma la situazione non è ancora così pesante come Milano, ma negli ultimi dieci giorni "abbiamo iniziato ad avere casi di bronchiolite”, conferma Sebastian Cristaldi, responsabile della sede del Gianicolo del pronto soccorso del Bambin Gesù. Nella stessa situazione c’è il Meyer di Firenze, che come l'ospedale pediatrico romano, vede aumentare le bronchioliti da virus respiratorio sinciziale. “Da qui al prossimo mese", conferma Cristaldi, "ci aspettiamo una progressione, con un aumento dei casi. Speriamo che i numeri rientrino in quelli attesi e non si crei una congestione del sistema”.  Quanto al Covid "lo troviamo perché circola tanto", dice Cristaldi specificando che però "non ha un impatto importante dal punto di vista della gravità". Allo stesso modo tra chi arriva in pronto soccorso ci sono bambini con l’influenza che ha un'incidenza più alta nella fascia di età 0-4 anni (24 casi ogni mille bambini) rispetto a tutte le altre (tra i 15 e i 64 anni è a 11 ogni mille). Comunque sia a preoccupare di più è il virus sinciziale, che per i bambini piccoli, sotto l’anno, può essere molto pericoloso. Il ricovero può essere necessario perché i piccoli non si alimentano e, respirando male, hanno bisogno della somministrazione di ossigeno.

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