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Lago di Como, il testimone: "Cosa mi disse Morgan sul Suv". Cambia il quadro?

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Il mistero del lago di Como al momento non ha soluzioni. La morte di Morgan Algeri e di Tiziana Tozzo, al loro primo appuntamento, e annegati nelle acque gelide continua ad avere dei punti oscuri. Al momento nessuna ipotesi può essere esclusa dagli investigatori ma una cosa è certa: si tende ad allontanare l'ipotesi di un gesto volontario. In questo quadro è molto importante il racconto di alcuni testimoni che hanno visto la coppia salire sulla vettura. Subito dopo il conducente ha messo in moto e la macchina è schizzata a tutta velocità, ha divelto una panchina, sfondato la barriera e poi è tragicamente finita nel lago.

Una conoscente dell'uomo, come riporta il Corriere, ha riferito alla Squadra Mobile della polizia di Como che Morgan le aveva raccontato di problemi, non meglio specificati, col suo nuovo Suv, appena preso in leasing. Intanto già nelle prossime ore i corpi sono a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre il suv, un Mercedes ibrido, è stato messo sotto sequestro in attesa del via libera dal pm per gli accertamenti tecnici.

 

 

Le indagini stanno cercando di battere tutte le piste possibili e al momento non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella più accreditata di un guasto al veicolo. I due erano al loro primo appuntamento. Un testimone ha detto di aver visto l’auto parcheggiata a pochi metri di distanza verso il parapetto, sfondarlo e finire in acqua. In questa storia il dettaglio fondamentale è che nessuno ha notato un diverbio tra i due prima di salire in auto. Ed è per questo motivo che gli investigatori escludono una manovra azzardata o un gesto volontario da parte del conducente. 

 

 

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