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Verona, baby gang pesta a sangue un sedicenne: chi lo salva

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Ha provocato la dura reazione del governatore del Veneto Luca Zaia il video diffuso sui social dal gruppo "Verona Domani" che mostra l'aggressione con calci, sputi e pugni ai danni di un adolescente da parte una baby gang di coetanei nell'indifferenza dei passanti. I fatti sono avvenuti lo scorso 18 gennaio, ma adesso sono stati definiti i contorni dell'assurda vicenda. La vittima sarebbe stata presa di mira dal gruppo di giovani balordi perché si era rifiutata di dare loro un euro. Così è partita una raffica di schiaffi, calci e pugni che non si è fermata neppure quando il giovanetto è caduto a terra: anzi, uno degli aggressori si è perfino messo a cavalcioni sopra il corpo del sedicenne per tenerlo bloccato, mentre gli altri continuavano senza sosta a malmenarlo. 

Decisivo è stato l’intervento di un conducente di un mezzo Atv, l’azienda dei trasporti della città veneta, che è riuscito a mettere in fuga la baby gang, salvando la vittima. "Ero fermo alla guida dell’autobus perché il semaforo era rosso, quando mi sono trovato ad assistere a quella scena terribile", ha raccontato al Corriere della Sera spiegando che "a quel punto ho azionato le quattro frecce di emergenza oltre al freno a mano e sono corso giù per aiutarlo".  

 

 

 

Da parte sua Luca Zaia ha voluto sottolineare il gesto del dipendente dell'Azienda trasporti Verona esprimendo la sua "gratitudine all’autista dell'azienda Atv che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte". Ai ringraziamenti al dipendente comunale, il governatore ha aggiunto parole di condanna per "l'aggressione subita dal ragazzo, al quale va la mia solidarietà", ribadendo che "ogni atto di violenza va stigmatizzato con fermezza in quanto non rappresenta il modo corretto per far valere e rivendicare le proprie ragioni". "La via giusta resta il confronto civile e pacifico, come testimoniato da tantissimi altri giovani che vivono, ogni giorno, con senso civico e responsabilità e rappresentando un esempio virtuoso per i loro coetanei, e non solo", ha concluso Zaia.

 

 

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