Droga nei deodoranti ambientali
Le "smart drug" spacciate per profumatori provocano tachicardia, perdita di coscienza e stati confusionali
Sembrano dei comuni deodoranti per ambiente, ma sono le "smart drug". A smascherare i produttori delle cosiddette "droghe furbe" è stato il procuratore di Torino Raffaele Guariniello. Importati da una ditta torinese e venduti sul web come profumatori, i prodotti N-joy e Spice, in realtà, sono dei cannabinoidi sintetici (Jwh-018) a elevata potenza farmacologia. Se inalati, possono provocare tachicardia, perdita di coscienza, attacchi di panico e stati confusionali. Oltre ai sei casi di intossicazione accertati in Italia, è stato riscontrato anche un disturbo bipolare di personalità in una 55enne e un'insufficienza celebrale in un ragazzo di 19 anni. Il Dipartimento antidroga aveva lanciato l'allerta lo scorso marzo, "ma i prodotti in commercio non sono ancora stati bloccati e continuano a provocare danni". Per questa ragione, il procuratore ha chiesto al dipartimento che i falsi deodoranti ambientali vengano messi al bando dal mercato. Inoltre Guariniello, che sta indagando per i reati di commercio di medicinali senza autorizzazione e frode nell'esercizio del commercio, ha anticipato che presto sarà disposto il divieto di vendita delle smart drug: "Il loro messaggio commerciale è subdolo visto che presentano il prodotto come un profumatore per ambienti mentre contiene un mix di erbe micidiale per la salute dei consumatori". Il Jwh 018 è stato già messo al bando in Austria, Francia e Germania.