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Fake news sul sesso, gli uomini ci cascano più delle donne

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Caterina Maniaci
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Sono passati- almeno lo si spera- i tempi in cui si credeva che masturbarsi facesse diventare ciechi, ma certo credere che l’uso degli anticoncezionali protegga dalle malattie sessualmente trasmissibili non fa ben sperare. Fake news a volontà, sappiamo che quella delle notizie false a diffusione globale è una delle piaghe del nostro mondo interconnesso 24 ore su 24. E il sesso, argomento principe delle ricerche, dei blog, delle conversazioni, non può esserne esente. Tra il 2019 e il 2024 nel web ci sono state oltre 76.000 citazioni di notizie false sul tema della sessualità, soprattutto attraverso l’uso di due social network, Facebook e (ex) Twitter. I dati emergono da uno studio dell’Osservatorio Vera Salute, realizzato dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con l’agenzia The Fool, che nel mese di febbraio si è occupato di disinformazione e diffusione di fake news su amore e sessualità.

SCONFORTO
Il quadro che ne emerge è piuttosto sconfortante. Ma qual è l’identikit del disinformato cronico riguardo al tema? Maschio e di età compresa tra i 30 e 40 anni. La maggioranza di questi “consumatori” di fake news infatti sono uomini (62%), le donne risultano essere il 38%, con un picco maggiore nella fascia di età compresa tra 35 e 44 anni (il 33% del campione). Tra le notizie false più diffuse c’è appunto la convinzione che la pillola anticoncezionale possa fornire un’adeguata protezione contro le malattie. Niente di più sbagliato. La pillola, spesso usata anche per curare altre patologie, non fornisce invece alcuna protezione dalle infezioni sessualmente trasmesse.

 

 

Si poteva pensare che il coito interrotto non fosse più – e da un bel pezzo – considerato un metodo contraccettivo efficace. Eppure si continua a crederlo, nonostante sia più che accertato che una gravidanza è assolutamente possibile anche quando ci si concentra, diciamo così, su questa pratica. Il campionario delle falsità, quando non vere e proprie scemenze, è lungo e variegato e fa riferimento a vecchie credenze popolari. Come l’idea che l’alcol agisca da stimolante, togliendo di mezzo molti fastidiosi freni inibitori. Il web incita spesso all’uso di alcolici per potersi abbandonare con gioia al sesso sfrenato. Idea falsa e destinata a procurare cocenti delusioni. Gli alcolici non aumentano e tanto meno migliorano le performance sessuali, anzi, proprio perché riducono le inibizioni, se usati in dose elevate, possono causare disfunzione erettile e eiaculazione precoce (andare a vedere cosa dice sulla questione l’Istituto Superiore della Sanità).

DOTTORE...
Molti utenti del web credono che il papilloma virus (HPV) possa infettare solo le donne. Errore madornale: sia uomini che donne possono contrarre questa infezione. Capitolo Covid, vaccini e pandemia, terreno sempre molto fertile per la diffusione di falsi allarmi, come l’accusa che i vaccini contro il Covid-19 possano, oltre molte altre cose, anche causare impotenza. Non è stata appurata alcuna correlazione diretta tra la somministrazione dei vaccini e la fertilità maschile. Al contrario, sembra che sia proprio il SARS-CoV-2, il virus che causa Covid-19, a rappresentare un rischio di infertilità, come hanno sottolineato diversi studi sul campo.

 

 

Sui social si diffonde spesso anche la convinzione secondo cui le visite andrologiche non siano necessarie in determinate fasce di età. Affermazione assolutamente errata: i controlli andrologici possono identificare in qualsiasi momento e in qualsiasi età determinate patologie o problematiche. Basta consultare i dati del ministero della Salute sulle malattie dell’apparato riproduttivo e si vede che l’infertilità riguarda il 15% delle coppie, mentre il 27% dei soggetti di sesso maschile in età pediatrica presenta problematiche riproduttive. Il sesso praticato in età matura può causare l’infarto? Non esiste una correlazione diretta, di causa e d’effetto. Secondo i dati di una ricerca della St. George University di Londra appena lo 0,2% delle morti causate da infarto si sarebbero verificate durante un rapporto sessuale. Il che, comunque, non autorizza a darsi alla sfrenatezza. A parte l’infarto, si potrebbe andare incontro a ulteriori delusioni e frustrazioni. E se proprio si devono diffondere bufale sul sesso, almeno si dia prova di creatività e di innovazione, senza andare a ripescare nel repertorio dei nonni o dei bisnonni. 

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