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Pescara, macchinista-eroe: colpito da infarto, come salva la vita alle 88 persone sul treno. Poi muore

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Diventare un eroe, nel momento più terribile. L'ultimo. Questa è la storia di Antonio D'Acci, 61enne di Foggia e residente a Termoli (Campobasso), professione macchinista di treni da quasi 30 anni. L'uomo, nel pomeriggio di martedì 26 marzo, è stato colto da un infarto fulminante. Una tragedia improvvisa che gli ha tolto la vita. Eppure, il bilancio sarebbe potuto essere molto più pesante.

Come racconta Il Messaggero, il macchinista è stato vittima del malore fatale mentre era in servizio e stava conducendo il treno regionale Pescara-Sulmona. Nel momento in cui ha sentito sopraggiungere i primi sintomi dell'infarto, mentre era in transito all’altezza di Brecciarola di Chieti, D'Acci ha avuto la prontezza di azionare il freno d'emergenza. Il suo gesto ha salvato la vita a 87 passeggeri più il capotreno che in quel momento, intorno alle 16.40, si trovavano a bordo del regionale 4193. Inutile l'intervento tempestivo dei paramedici del 118: ogni tentativo di rianimarlo è stato vano.

I passeggeri del treno, per la maggior parte diretti a Sulmona al termine della giornata di lavoro, sono stati soccorsi dai vigili del fuoco di Chieti che li hanno aiutati a scendere dal treno fermo nel mezzo della campagna. Le persone hanno poi raggiunto le lore destinazioni a bordo degli autobus sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia. La circolazione sulla linea ferroviaria Pescara-Roma è rimasta interrotta fino alle 20 e in totale 4 treni regionali sono stati soppressi da Trenitalia. Altri 8 hanno subito forti rallentamenti.

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