È ancora ricoverata in ospedale di Oliveto Citra e fonti a lei vicina la definiscono ancora “molto scossa e provata”. Stiamo parlando di Nancy Liliano la 31enne di Campagna, in provincia di Salerno che sabato 6 aprile, alla guida della sua Range Rover bianca, ha travolto e ucciso i carabinieri Francesco Pastore e l'appuntato Francesco Ferraro. Ad un primo test di alcol e droga, la donna è risultata positiva in entrambi i casi. Dopo tre giorni di degenza, la donna è stata sottoposta ad un nuovo test anti-droga, per capire se avesse assunto stupefacenti prima dell'incidente.
La Liliano ha già dei precedenti per detenzione e spaccio di droga e nel 2019 fu coinvolta in un’indagine giudiziaria sul narcotraffico tra la Calabria, la Valle del Sele e la stessa cittadina di Campagna e fu arrestata con altre quindici persone. Tra queste, esponenti di spicco della famiglia criminale Del Giorno, dominatrice della Piana del Sele e in stretto contatto con la ‘ndrangheta per l’acquisto e la distribuzione delle sostanze stupefacenti. Nancy optò per il patteggiamento, venne condannata a 3 anni di reclusione e aveva terminato gli arresti domiciliari nel 2020. Ora è nuovamente sotto indagine per duplice omicidio stradale.
Le nuove analisi stabiliranno l’assunzione di droga, mentre non sarà necessario un nuovo test per l’alcol e non c’è nessun dubbio: positivo, anche se di poco superiore alla norma, e punibile con una sanzione amministrativa. Nancy è assistita dall’avvocato Antonio Boffa che, per ora, ha comunicato con lei solo telefonicamente e al quale sono stati notificati due atti: il sequestro del Suv e l’avviso di garanzia per omicidio stradale e lesioni personali stradali gravissime, relative agli individui rimasti feriti nell’incidente, cioè un altro carabiniere e un anziano che si trovava su un’altra vettura. Se il nuovo test dovesse confermare le prime analisi, la posizione di Nancy Liliano diventerà ancora più a rischio, ma, per ora, sui nuovi esiti domina il riserbo più stringente.