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La Salle, il sospettato per omicidio finisce in ospedale: malore prima dell'udienza

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Si è sentito male mentre usciva dal carcere di Grenoble Sohaib Teima, il 21enne di Fermo arrestato a Lione e sospettato dell'omicidio della sua compagna, la 22enne francese Auriane Nathalie Laisne, trovata morta il 5 aprile in una chiesetta diroccata a La Salle, in Valle d'Aosta. Il ragazzo doveva andare davanti alla Corte d'Appello, chiamata a decidere sulla sua estradizione. Dopo il malore, sarebbe stato ricoverato in ospedale. 

L'udienza delle 11, quindi, non si è potuta svolgere. All'origine del malore del 21enne, secondo corte e avvocato - come riportano i giornali francesi Le Dauphiné Libéré e Le Progrès - ci potrebbe essere un'overdose di antidepressivi. Nel frattempo, gli investigatori sarebbero ancora alla ricerca dell'arma del delitto. Questa mattina le unità cinofile dei carabinieri hanno perlustrato i boschi della zona alla ricerca del coltello con cui sono stati inferti i colpi mortali alla giovane. Le operazioni si sarebbero concentrate soprattutto tra la vegetazione e i ruderi del villaggio dell'Equilivaz, disabitato dopo una frana caduta nel 1879. "Gravemente indiziato" del delitto, secondo la procura di Aosta, è Sohaib Teima appunto, che però nega ogni accusa e ha annunciato il suo assenso a farsi consegnare alle autorità italiane.

Il procuratore capo di Aosta, Luca Ceccanti, del femminicidio aveva detto: "È stato determinato da motivi di possesso e di annullamento della volontà della vittima. Non si è trattato di raptus, di gelosia o di passione. È essenzialmente un omicidio tipico di una manifestazione di potere nei confronti della ragazza".

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