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Fuori dal coro, la baby squillo di Bari: "La mia amica di scuola cicciottella"

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"Mi presentarono un uomo. Lui mi dava 300 euro per avere un rapporto con lui". Inizia così, con la confessione di una prostituta minorenne, il servizio di Fuori dal coro sulle baby-squillo di Bari

Una inchiesta che ha portato all'arresto di 10 persone tra uomini e donne, tutti accusati di sfruttamento della prostituzione, e che ha soprattutto scoperchiato uno scandalo che è insieme sessuale, per il coinvolgimento di 3 ragazzine sedicenni, e sociale, perché dimostra come cedere il proprio corpo e la propria libertà in cambio di soldi utili a pagarsi beni di lusso e cene in ristoranti esclusivi, il tutto spesso esibito anche sui social, non sia più considerato una vergogna ma anzi come un segno di emancipazione. 

 

 

 

"Mi convinse a chiamare una mia amica di scuola - spiega la ragazzina, nella ricostruzione del programma di approfondimento di Rete 4 condotto da Mario Giordano -, si chiama P***, è un po' cicciottella. Lei fa quello che quello che fanno loro: si prostituisce". 

"E A*** mi invitò ad avvicinarmi e a partecipare, accarezzando il cliente che era nudo". Quindi il servizio riferisce le parole di uno dei clienti alla minorenne: "Quanto vorresti di regalo? Facciamo 55? Sei bellissima". 

 

 

 

Soldi in cambio di sesso, spiega la giornalista di Fuori dal coro: così le ragazze hanno spiegato ai magistrati di essersi prostituite per comprarsi borse firmate, champagne e altri oggetti di lusso. "Le prestazioni sessuali a cui sarebbero state indotte le minorenni si sarebbero verificate prevalentemente in alberghi prestigiosi come questo, sul lungomare di Bari".

 

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