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Autovelox, scattano le nuove regole: multe, che cosa cambia

Andrea Valle
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Sta per comparire in Gazzetta Ufficiale il decreto che limiterà gli autovelox selvaggi, utilizzati da molte amministrazioni comunali per fare cassa. L’annuncio è arrivato ieri dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini: «Per regolare il settore dopo 13 annidi attesa abbiamo finalmente adottato il decreto che disciplina le modalità di collocazione e uso di questi autovelox. Ho firmato il mese scorso il decreto che dopo il controllo degli organi contabili verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale il 28 di questo mese, quindi sarà norma la settimana prossima». Salvini ha sottolineato che il decreto è frutto di un «ampio confronto con gli enti locali» e «prevede le regole essenziali volte a garantire che gli autovelox siano utilizzati in sicurezza, dove effettivamente serve, per prevenire incidenti e tutelare gli utenti, non come ulteriore tassa».

Finora la deregulation ha favorito l’installazione di occhi elettronici anche in posizioni “trappola” per gli automobilisti, favorendo in questi casi la proliferazione dei verbali senza un impatto significativo sulla sicurezza. «In particolare - ha spiegato il ministro -, gli autovelox dovranno essere segnalati in anticipo ai conducenti con rispetto di distanze minime, almeno un chilometri al di fuori dei centri urbani. Tra un dispositivo e un altro dovranno intercorrere delle distanze minime, differenziate in base al tipo di strada, urbana o extraurbana, per evitare la serialità delle multe nello stesso tratto di strada».

 

 

 

La velocità rilevata dagli autovelox sarà parametrata a quella prevista dal Codice per ciascuna tipologia di strada, ossia 50 chilometri orari nei centri urbani, mentre per le strade extra urbane i dispositivi potranno essere utilizzati per riduzioni della velocità non superiori ai 20 chilometri orari rispetto al limite ordinario, per «evitare anche i cambi di limiti di velocità dalla sera alla mattina».

Sugli autovelox, ha aggiunto il leader della Lega, «vigileranno in ogni caso i prefetti che dovranno autorizzarne l’installazione con proprio, singolo, provvedimento. In sintesi gli autovelox vicini a una scuola, un asilo, un ospedale sono assolutamente utili e sacrosanti. Sì quindi agi autovelox dove servono, no agli autovelox trappola senza reali esigenze di sicurezza». In relazione poi alla sentenza della Corte di Cassazione che apre la strada ai ricorsi per autovelox non omologati, Salvini ha aggiunto di avere chiesto agli uffici di «avviare un’istruttoria amministrativa sulla disciplina dei criteri di omologazione di tutti i dispositivi di accertamento da remoto anche al fine di regola in rapporto tra i criteri l'utilizzo dei dispostivi fino ad oggi approvati».

 

 

 

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