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Chiara Petrolini, l'ex datrice di lavoro: "Come si vestiva", mistero sempre più fitto

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Secondo tutti a Vignale di Traversetolo, Chiara Petrolini era una ragazza "normalissima": solare, allegra, che studiava all'università e che aveva alle spalle una bella famiglia. Ma la 21enne si è macchiata di un duplice infanticidio, seppellendo i suoi due neonati nel giardino di casa. E subito dopo ha deciso di partire in direzione New York per godersi una vacanza negli States. Un caso che per ovvie ragioni ha sconvolto l'Italia. La ragazza ha poi riferito agli inquirenti che uno dei due neonati sarebbe nato morto. Ma stando alle ricerche effettuate nel suo cellulare risulta che le intenzioni della giovane fossero quelle di nascondere la gravidanza e quindi di non far nascere il suo piccolo. 

"Sono 50 anni che faccio questo lavoro ma questa storia non ha una spiegazione. I suoi genitori sono stati intercettati a lungo e non vi è alcun indizio che sapessero. Se questa ragazza non avesse seppellito i corpi nel suo giardino, probabilmente la vicenda non sarebbe mai emersa: e se fosse già successo?", si è chiesto Massimo Lugli a Storie Italiane. Il programma ha anche ascoltato la testimonianza della datrice di lavoro di Chiara che è in linea con le dichiarazioni di altri conoscenti della giovane.

 

 

"Una ragazza molto tranquilla, serena sorridente - ha raccontato alla trasmissione in onda su Rai 1 - eravamo affezionati, lavorava qui da noi saltuariamente ed era molto carina, gentile e disponibile. Ha un’ottima famiglia, bravissime persone e lei aveva un ottimo rapporto con loro, andavano in vacanze insieme, una famiglia dove si poteva parlare? Sicuramente”. Poi ha aggiunto: "Non ci siamo accorti di nulla purtroppo di queste due gravidanze, era una ragazza esile, vestiva sempre come le ragazzine, pantaloncini corti, t-shirt. Mai avuto malattie, mai niente, sempre col sorriso, non abbiamo idea di cosa sia successo, siamo sconvolti da questa cosa”.

 

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