LE DIRETTIVE PER ISTITUTI DELL’INFANZIA, ELEMENTARI E MEDIE
Poesie a memoria, calligrafia, latino La nuova scuola riparte dalle basi
Le Indicazioni Nazionali restituiscono centralità al ruolo dell’insegnante. L’informatica sarà introdotta dalla primaria. Spazio all’educazione delle relazioni: rispetto della donna ed empatia COMPRENSIONE «Più di un terzo degli italiani fatica a comprendere ciò che legge»
CATERINA MANIACI
Poesie a memoria, lettura dei testi -chiave della civiltà occidentale – come la Bibbia e l’Odissea – l’educazione affettiva e alle relazioni, il latino, anche se facoltativo, lo studio della calligrafia e in generale l’uso del corsivo, della scrittura “fisica”... Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato le nuove Linee guida per l’aggiornamento delle Indicazioni nazionali del curricolo, di cui ci sono state, nei mesi scorsi, ampie anticipazioni. Si tratta di un progetto che punta a ridefinire i contenuti e le metodologie della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. L’obiettivo è di creare un cambio di prospettiva nell’insegnamento, con un rafforzamento dello studio delle radici culturali dell’Occidente e un ritorno alle basi classiche del sapere. Al centro della proposta l’idea di un’educazione che non si limiti all’acquisizione di nozioni, ma favorisca una maggiore consapevolezza storica, linguistica e valoriale negli studenti. Come spiega a Libero il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, «da alcuni studi recenti, penso ad esempio a quelle del Censis ma non solo, è emerso che più di un terzo degli italiani ha difficoltà a comprendere ciò che legge e fa fatica ad esprimere correttamente il proprio pensiero. Si tratta, allora, di ridare centralità, nei percorsi scolastici, allo studio approfondito della sintassi grammaticale, partendo dalle regole, superando il cosiddetto “spontaneismo espressivo”».
Poesie a memoria e latino alle medie Le poesie a memoria? Altro che residuato della scuola dei nostri nonni. Numerosi studi neuroscientifici, per di più, hanno dimostrato che imparare poesie a memoria rafforza in primis la memoria stessa e poi la capacità di concentrazione. Oltre a una buona scorta di citazioni da usare non a sproposito... Si potrà tornare a studiare il latino a partire dalla seconda media e sarà facoltativo. Le Linee guida sottolineano che «lo studio del latino favorisce un metodo di ragionamento rigoroso e migliora la comprensione della lingua italiana, rafforzando il lessico e le capacità di analisi».
Dai testi classici alla Bibbia: ritorno alle grandi narrazioni Un altro punto chiave della riforma riguarda la valorizzazione della letteratura classica nella scuola primaria: le nuove Indicazioni nazionali prevedono infatti un rafforzamento della lettura di testi che hanno segnato la cultura occidentale, tra cui la Bibbia, l’Iliade e l’Odissea (in maniera semplificata). L’inserimento di questi testi, spiegano le Linee guida, risponde alla necessità di offrire ai bambini fin dai primi anni di scuola una base culturale solida e condivisa. Questa scelta ha suscitato accesi dibattiti, soprattutto per quanto riguarda il ruolo della Bibbia nel percorso scolastico. Il Ministero sottolinea tuttavia che il testo sacro non viene introdotto in un’ottica confessionale, ma come fonte culturale e letteraria. «Si tratta di rimettere al centro, innanzitutto, Atene, Roma e Gerusalemme, i valori che hanno espresso, che sono alla base dell’Occidente», ribadisce il Ministro. «Tradizione e innovazione non sono in contrapposizione, tutt’altro. Nelle Linee guida abbiamo attribuito un ruolo importante alle materie STEM, valorizzando, tra l’altro, un metodo di studio che parta dalla realtà, dall’esperienza quotidiana e dai laboratori per giungere quindi alla teoria».
Inclusione e intercultura Sono state ben chiarite le misure e la prassi per rendere concreta l’accoglienza e l’integrazione degli studenti provenienti da altri Paesi.
«Per integrare chi vuole vivere insieme con noi, per sapere dove dobbiamo andare occorre ridare importanza alle nostre radici culturali», spiega Valditara. Fondamentale anche imparare com’è fatto il nostro Paese e il mondo in cui viviamo.
riassunti, musica e arte La scuola prossima ventura dovrà riprendere l’antica pratica del riassunto, sia scritto che orale: «Dare importanza ai riassunti è una forma di rispetto verso l’altro, aiuta a esprimersi con chiarezza», sottolinea il ministro.
Fin dalle scuole dell’infanzia è essenziale poi investire in educazione musicale e artistica, specialmente per l’Italia che vanta un patrimonio immenso. In primo piano, dunque, lo sviluppo delle potenzialità espressive e creative e delle competenze tecniche per educare al gesto artistico. «L’attenzione a musica e arte sono un tributo alla bellezza e alla sensibilità», sottolinea il ministro.
Educazione del cuor e e rispetto per le donne Altro tema portante è quello della «scuola che educa alle relazioni». Il passaggio da sottolineare: «Rispetto è, infine, oggi, l’obiettivo di un'educazione alle differenze di genere rafforzata con le nuove Linee guida dell’educazione civica», si legge nel documento. «Questo tipo di educazione è qualcosa di più dell’alfabetizzazione emozionale: allena bambine e bambini a “capirsi” nella complementarità delle rispettive differenze e sviluppa sani anticorpi di contrasto di quella triste patologia che è la violenza di genere. È necessario un profondo lavoro educativo da iniziare a scuola: un’educazione del cuore che crei occasioni didattiche di esperienza di sentimenti basilari come la fiducia, l’empatia, la tenerezza, l’incanto, la gentilezza. La letteratura, la musica, le arti, la scrittura autobiografica, il cinema, il teatro sono i grandi ‘alleati' degli insegnanti".
L’importanza del saper scrivere bene Il documento indica un deciso potenziamento della didattica della scrittura, con il ripristino della funzione formativa dell’uso del corsivo.
Secondo Valditara, infatti, «l’uso del corsivo, e quindi l’attenzione per la calligrafia, sono un messaggio concreto contro la sciatteria e la superficialità sempre più diffuse».