Spuntano nuovi dettagli sulla condotta di José Lizarraga Picciotti, il medico indagato a Roma per omicidio colposo dopo la morte della 46enne Ana Sergia Alcivar Chen. L'uomo è sotto processo a Brescia con l'accusa di lesioni gravissime. Stando al Giornale di Brescia anche in questo caso sotto i riflettori della magistratura è finito un intervento per liposuzione a cui si è sottoposta una donna. "Mi ha rovinato, tra dolori ancora attuali e l'addome irriconoscibile" ha spiegato la signora che aveva denunciato il medico dopo una doppia operazione: la prima a Roma e la seconda in un edificio a Desenzano del Garda "con un intervento volto a cercare di rimediare alle complicazioni del primo" spiega l'avvocato Alessandro Pozzani. "Era arrivato con una bottiglia di grappa da utilizzare come anestetico" ricorda la donna. Il processo a Brescia si concluderà il prossimo 26 settembre.
Nel frattempo rischia di aggravarsi la posizione dei tre sanitari, oltre al medico, anche un anestesista e un'infermiera, I tre sono indagati per omicidio colposo. Ma i pm di Roma stanno valutando anche l'accusa di esercizio abusivo della professione medica. La polizia, infatti, nel corso delle indagini ha scoperto che all'interno dello studio medico abusivo di Torrevecchia non c'era nessun defibrillatore, nessuno strumento di primo intervento e nessuna cartella clinica. L'appartamento era stato dunque trasformato in ambulatorio senza alcuna autorizzazione dal 65enne peruviano già noto per precedenti di polizia legati alla sua attività professionale.
Morta per la liposuzione: choc, cosa mancava nello studio
Era un centro chirurgico 'fantasma' quello in cui operava José Gregorio Lizarraga Picciotti, 65enne peruv...Ana Sergia Alcivar Chen si era recata, assieme al marito, forse attirata dai costi contenuti pubblicizzati su internet. In realtà, quella struttura operava da oltre 13 anni senza alcuna autorizzazione: l'ultima era scaduta nel 2012 e non più rinnovata.