Don Matteo, parroco di 35 anni, si suicida: "Nessuno sa l'inferno", la frase choc

lunedì 7 luglio 2025
Don Matteo, parroco di 35 anni, si suicida: "Nessuno sa l'inferno", la frase choc
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Aveva solo 35 anni, don Matteo Balzano, era vice parroco di Cannobio in provincia del Verbano Cusio Ossola ed era amatissimo da tutti i parrocchiani. Il giovane prete si è tolto la vita nell'appartamento dove viveva annesso all'oratorio di cui era responsabile, sconvolgendo così tutta la comunità, non solo i fedeli più devoti. 

Il sacerdote non si era presentato a celebrare la messa del mattino ed era scattato l'allarme, anche perché don Matteo non rispondeva al telefono. Originario di Grignasco nel Novarese, classe 1990, perito aeronautico, don Matteo era entrato in seminario nel 2010 prestando servizio nelle parrocchie di Borgosesia, Trecate e al Centro diocesano vocazioni. Ordinato nel 2017 era stato vicario parrocchiale a Castelletto Ticino. Dopo un periodo vissuto presso il Santuario di Re, in Valle Vigezzo, era arrivato a Cannobio. "Era benvoluto da tutti, anche in oratorio era ben visto. Siamo tutti sconvolti, non abbiamo mai colto segnali di nessun tipo di disagio", ha dichiarato ai cronisti il sindaco di Cannobio Gian Maria Minazzi. Il commento della diocesi è affidato a una frase contenuta nella nota ufficiale firmata da don Franco Giudice, vicario del vescovo per il clero: "Solo il Signore, Colui che 'scruta e conosce' ciascuno di noi, sa comprendere i misteri piu' impenetrabili dell'animo umano". 

"Don Matteo è un amico, un confratello, un uomo di Dio contento e ricco di energia! Ma ora è arrivato un tempo nuovo... un tempo di riflessione, di comprensione, di ricerca di umanità che possa portare più rispetto e amore per noi sacerdoti che dedichiamo la vita a Dio e al suo gregge. Forse a volte obbligati a essere impeccabili e perfetti perché ministri di Dio, ma resi invece fragili e imperfetti perché amati da Dio come ogni persona...", sono le parole di don Luca Longo, sacerdote della Diocesi di Novara. "E' l'ora della preghiera e della misericordia di Dio - aggiunge il giovane prete della parrocchia del Sacro Cuore di Omegna, anche a lui a servizio dei ragazzi - dove non soltanto abita nel cuore la tristezza, ma anche la sofferenza e la paura. I tuoi occhi ora don Matteo sono rivolti al Signore della vita che tutto sa, che tutto comprende e che tutto amala nostra diocesi di Novara ha perso un figlio, un prete, un confessore, una mano benedicente, un giovane prete che amava la missione tra i giovani, la liturgia, gli ammalati e la chiesa universale... Ora posso solo pregare per te e i tuoi cari familiari ciao don Matteo".

A diradare le ombre su questa tragedia ci prova una parrocchiana, Maria Grazia, che sulla pagina Facebook del sacerdote rivela: "Caro don Matteo la tua Mergreise come mi chiamavi tu, è rimasta basita dalla notizia che tu te ne sei andavo via senza fare rumore. Sì, tu eri così riservato, gentile pieno d'amore. Ma ricordo l'ultima confessione riguardo ad una morte che aveva colpito la nostra parrocchia un gesto estremo. E tu mi dicesti: Nessuno sa l'inferno che uno ha dentro per arrivare a un gesto estremo. Queste tue parole mi hanno martellato. Non bisogna giudicare e questo farò, ma ti stringo forte come facevo quando posavi la tua testa sulla mia spalla. Spero, don Matteo, spero tu abbia trovato la pace tra le braccia di Dio che amavi molto. Ti voglio bene, ricordalo e proteggici da lassù".