Abolire la Polizia? Non è uno scherzo, è quanto spera di fare un gruppo di attivisti del centro sociale Boccaccio di Monza. «Ma di cosa ci meravigliamo in un Paese dove dei terroristi degli anni ‘70 fanno lezione all’Università?» dice Massimiliano Pirola, segretario provinciale Sap, sindacato di polizia. «C’è una parte della sinistra che ogni tanto ne spara una. Ricordo bene come era Milano quando ero bambino, restavo bloccato dai cortei degli estremisti che attaccavano gli uomini in divisa. Oggi fanno provocazione travestita da insegnamento, ma siamo noi delle forze dell’ordine ad andare ad aiutare ogni giorno migliaia di persone». Probabilmente gli organizzatori cercavano un po’ di visibilità lanciando una provocazione che sapevano avrebbe colpito nel segno, del resto è stata organizzata nel capoluogo della ricca Brianza, avevano bisogno di lasciare il segno per farsi notare. I famosi 15 minuti di gloria che, come si suol dire, spettano ad ognuno di noi. E così vai col grido di liberi tutti, in galera non ci va più nessuno.
«Io vorrei l’abolizione di chi va a spaccare le cose – aggiunge Pirola - Noi andiamo nelle scuole ad insegnare la legalità e questi ci vogliono eliminare. Se non ci fossero i criminali, lo spaccio per strada e nei parchi, gli scippi, non ci sarebbe bisogno di forze dell’ordine». «Non è bello lavorare quando c’è un clima ostile. Vorrei fare un incontro con questi soggetti per capire come ragionano – dice ancora – Ci sminuiscono e glielo lasciano fare. Quelli di sinistra fanno carriera sulla pelle delle forze dell’ordine, si alimenta il cattivo pensiero dei ragazzi, come se andassimo a manganellare a destra e a manca. È un delirio ideologico che offende chi serve lo Stato». «Sono sconcertanti, chi propone di smantellare la polizia dimostra un’inquietante cecità verso la realtà quotidiana: ogni giorno migliaia di operatori della sicurezza intervengono per fermare soprusi, per difendere donne vittime di violenza, per soccorrere cittadini in difficoltà, per contrastare traffici criminali che minacciano l’intera collettività» si legge in una nota del Sap provinciale.
«In molti casi lo fanno con coraggio, spesso con pochi mezzi, a volte a rischio della propria vita. E talvolta quel rischio si trasforma in sacrificio. Quanti uomini e donne in divisa sono caduti nell’adempimento del dovere? Quanti, anche oggi, continuano a lavorare in silenzio, sotto pressione, senza clamori e senza tutele adeguate?». «Al Boccaccio di Monza, il centro sociale fondato da una giovane Ilaria Salis, organizzano corsi per abolire la polizia - ricorda il sottosegretario di Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro - Nel mondo reale, le forze dell’ordine difendono cittadini, famiglie, quartieri. In quello della sinistra radicale, li vorrebbero sostituiti da vicini di casa e operatori sociali. Non ci piegheremo mai a chi sogna anarchia e impunità».
L’evento degli attivisti si dovrebbe svolgere sabato 19 luglio presso i giardini pubblici di via San Rocco. A partire dalle 19, è prevista la presentazione dell’edizione italiana di «Police Abolition», con aperitivo e intervento del curatore Italo Di Sabato. Un appuntamento, si legge nella locandina, pensato come «corso di base sull’abolizione della polizia», con l’obiettivo dichiarato di «immaginare un mondo nuovo oltre le forze dell’ordine tradizionali. La polizia: da dove viene? A cosa serve? A chi serve? – si legge nella presentazione – Questa è una riflessione sull’utopia».
«È vergognoso – si legge in una nota congiunta firmata dall’europarlamentare Silvia Sardone, dal capogruppo regionale Alessandro Corbetta e dal consigliere comunale Simone Villa – Insomma l’anarchia totale. Non che tali posizioni ci stupiscano più di tanto, viste le numerose occupazioni abusive in tutta Monza, gli scontri con la polizia e gli attacchi ai nostri banchetti elettorali da parte di questi professionisti del disordine, però ora si è oltrepassato il limite della decenza. Ci auguriamo che il Pd, almeno stavolta, si schieri dalla parte della legalità e faccia il possibile per bloccare l’evento fissato per sabato 19 luglio: al di là delle ideologie politiche come si può accettare un’iniziativa espressamente sovversiva come questa? Monza non merita di essere associata a questa gentaglia nemica della democrazia».