Il Giudice per le indagini preliminari di Rovigo ha convalidato il fermo di un cittadino marocchino di 39 anni accusato da una donna di averla picchiata e violentata in un edificio fatiscente nei pressi della stazione ferroviaria della città, il 14 luglio scorso. Nei confronti dell'uomo è stata inoltre disposta la custodia cautelare in carcere, richiesta dalla Procura per concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato.
Il 39enne è stato così condotto presso la Casa Circondariale di Rovigo. Un secondo uomo, accusato di violenza sempre nei confronti della donna, un cittadino egiziano di 19 anni, è stato rintracciato dalla Squadra Mobile della Questura di Rovigo oggi nel Comune di San Giovanni al Natisone (Udine), e la Procura rodigina ne ha disposto il fermo, sempre per violenza sessuale aggravata.
Dopo i fatti di Rovigo, la Lega ha espresso solidarietà alla vittima. E, per bocca della senatrice veneta Maria Bizzotto, ha colto l'occasione per rilanciare la proposta avanzata dal suo partito in materia di sicurezza e tutela delle vittime: la castrazione chimica per i responsabili di stupri e reati sessuali gravi, misura già introdotta in alcuni Paesi europei. "È inaccettabile – ha spiegato la leghista – che davanti a crimini così efferati si continui a ignorare l’urgenza di un intervento forte e dissuasivo. La Lega ha depositato da due legislature proposte di legge su questo tema e auspico che il disegno di legge che ho presentato al Senato venga discusso al più presto".