Il linguaggio del cane è “posturale”, ovvero per comunicare con noi e i propri simili utilizza il corpo. Non è sempre facile capirlo e spesso le incomprensioni nella comunicazione danno origine a molti dei problemi quotidiani. Anche una nostra postura errata può metterlo in difficoltà.
I movimenti. Movimenti rapidi e decisi appaiono come una minaccia e, per questo, quando ci si avvicina al cane, bisognerebbe farlo sempre in maniera lenta e mai diretta; è preferibile abbassarsi tendendo una mano, restando in attesa che sia lui a cercare il contatto. Succede così anche tra simili; se uno dei due si avvicina in maniera troppo diretta, di fatto sta comunicando all’altro sfida ed è proprio da qui che tra di loro possono nascere delle zuffe.
La coda. Osservando la coda è possibile capire lo stato emozionale del nostro cane; i suoi movimenti, infatti, ci rivelano chiaramente le sue intenzioni, non solo verso di noi, ma anche verso i suoi simili. Una coda alta e rigida esprime eccitazione o sicurezza, mentre una coda bassa tenuta tra le zampe indica sottomissione o paura. Quando invece scodinzola, è importante prestare attenzione anche alla postura della stessa; una coda che ondeggia morbida vuol dire tranquillità, mentre una che si muove rigida è segno di allerta.
Il pelo. Sapevate che anche la piloerezione è parte della comunicazione canina? Il pelo che si alza lungo la schiena è dovuto all’emozione che il cane prova in quel momento, per cui non è un movimento controllato. In alcuni casi segnala insicurezza ed è facile notarlo in situazioni in cui si sente minacciato o impaurito e, per questo, rizza il pelo nell’intento di sembrare più grosso. Questo atteggiamento può avvenire anche per stress eccessivo, oppure quando è pronto a rispondere a un eventuale pericolo.
Le orecchie. Vi sarà sicuramente capitato di notare che chinandovi sopra di lui, oppure avvicinandovi troppo al suo muso, il cane abbassa le orecchie; molto spesso questo gesto viene accompagnato da un movimento veloce e continuo della lingua ed è sinonimo di disagio, stress, timore. Orecchie dritte e protese in avanti sono invece indicatore di sicurezza, attenzione, curiosità; non è inusuale osservarle in questa posizione quando viene attirato da qualche rumore inusuale.
Le deiezioni. L’evacuazione di feci e urina non sono solo un’esigenza fisiologica, ma anche un bisogno naturale di comunicare tra simili. In alcune circostanze, sono espressione di eccitazione o disagio. Per esempio, capita che il cane urini non appena rientriamo a casa dopo averlo lasciato da solo per un po’; questo è frequente nei soggetti che manifestano un iper-attaccamento verso il proprietario o è indice di stress dovuto a prolungata inattività.