Libero logo

Genitori ricchi a caccia di supertate per i rampolli, così si cancella il rapporto con i figli

Top sono i clienti, top sono i requisiti richiesti e top è lo stipendio, che può arrivare anche a 4mila euro al mese, anche cinque. Tant’è che c’è una agenzia apposita che seleziona il personale, anzi che fa il recruiting
di Gianluigi Paragonevenerdì 17 ottobre 2025
Genitori ricchi a caccia di supertate per i rampolli, così si cancella il rapporto con i figli

3' di lettura

Le avevamo lasciate, tanto tempo fa, che intervenivano per calmare le piccole pesti, figli di quella Italia che si affacciava sul balcone delle tv chiedendo aiuto: Sos Tata, era il titolo di quella fortunata trasmissione. A loro genitori disperati chiedevano come riportare sui binari pargoli esuberanti: era l’upgrade rispetto a quel mondo fatto di ragazze universitarie che per arrotondare stavano nelle case di amici di famiglia per curare i figli qualche ora (e magari davano pure un colpo di aspirapolvere per fare cifra tonda).

Le Tate diventarono protagoniste come le coach dei talent o come quei giudici che risolvono beghe di poco conto. O come gli chef che nelle ore della tarda mattinata davano i primi consigli in cucina prima che tutto debordasse. E in fondo tutto è debordato anche qui, forse perché il contesto è debordante di suo: dalle baby sitter o dalle tate, siamo passati a un livello di categoria decisamente top. Top sono i clienti, top sono i requisiti richiesti e top è lo stipendio, che può arrivare anche a 4mila euro al mese, anche cinque. Tant’è che c’è una agenzia apposita che seleziona il personale, anzi che fa il recruiting. Perché tutto dev’essere pronunciato in inglese, a cominciare da loro, che nel mondo dorato dei vip si chiamano nanny. E sono bambinaie che parlano inglese e devono sapere tante cose: scienze dell’educazione, tirocinio al nido, corsi annuali di disostruzione pediatrica, uso del defibrillatore. Ma soprattutto devono saper tenere la bocca cucita circa le abitudini dei clienti, i quali nel contratto inseriscono l’NDA cioè un bell’accordo di riservatezza.

Sveglia italiani, scocca l'ora di diventare ricchi

Arriva in tutte le librerie «Sveglia! Le bugie che ci impoveriscono, le verità che ci arricchiranno» ...

«Sa nuotare, sciare? È disponibile a trasferirsi a Saint Moritz due settimane e a Forte dei Marmi per le vacanze estive?», chiedono queste mamme super affermate, ben attrezzate a dare ordini, a tener testa ai maschi, ma poco pratiche a star dietro ai figli. I quali, nei programmi dei genitori vip, devono saper parlare l’inglese come l’italiano, non devono stare incollati ai cellulari e ai videogiochi tutto il tempo, quello lo lasciamo fare alla gente comune. E devono essere perfetti.

«Vogliono bambini che ridano bene, dormano presto, parlino inglese», raccontano in modalità anonimato le nanny. Le quali sanno tutto dei nuovi “figli affidati a contratto”; sanno i ritmi di sonno-veglia, svezzamenti, allergie, note su ninne e filastrocche. Conoscono la luce giusta nella cameretta, il volume opportuno delle fonti sonore, e la temperatura perché non faccia né troppo freddo né troppo caldo. Il racconto che ci riporta il Corriere è spassoso: «Possiamo mettere un AirTag nel passeggino per ragioni di sicurezza? Niente foto dei bambini, niente tag geolocalizzati», arrivano a chiedere alcuni.

Tutti invece hanno la mania delle programmazioni e dei report sull’andamento della giornata. Che non prevede eccezioni alle regole. E non prevede nemmeno quella dose minima di relazioni da cui gemma l’amore tra genitori e figli. Perché se è vero che quello dei genitori è il mestiere più difficile del mondo, è altrettanto vero che solo stando assieme si può provare a impararlo. Gratuitamente e sinceramente come gratuito e sincero è l’amore che lega genitori e figli.

Fratoianni e Bonelli, il loro paese dei balocchi ha la patrimoniale

Almeno ci hanno avvisato prima: vogliono metterci le mani nel portafogli. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, il Gatto e...