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Altro colpo ai Casalesi: arrestato Barbato "ò sbirro"

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Il blitz all'alba a Castel Volturno. E' considerato il reggente del clan dopo l'arresto di Nicola Schiavone

Roberto Amaglio
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I Casalesi perdono un altro luogotenente. Dopo l'arresto del 15 giugno scorso di Nicola Schiavone, figlio di Francesco "Sandokan", questa mattina gli agenti della squadra Mobile di Caserta hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti di Francesco Barbato, 31 anni, ritenuto affiliato al clan dei Casalesi. Il provvedimento, emesso dalla Dda di Napoli, va a colpire un uomo che è ritenuto referente ad Aversa (Caserta) proprio di Nicola Schiavone. Barbato è accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Secondo le indagini della polizia, confermate da collaboratori di giustizia, è ritenuto responsabile di numerosi episodi estorsivi nella zona aversana. Francesco Barbato, alias "ò sbirro", si era reso irreperibile da alcuni mesi, proprio dal giorno in cui Nicola Schiavone era finito dietro la sbarre. La sua latitanza è finita questa mattina all'alba, quando è stato arrestato in un'abitazione di Castel Volturno, nella disponibilità di un insospettabile incensurato. Oltre al fermo di Barbato, nel corso di un'altra operazione all'alba la Squadra Mobile della Questura di Napoli ha arrestato per associazione di tipo mafioso due imprenditori edili affiliati al clan camorristico Zagaria, aderente al cartello dei Casalesi. Si tratta dei fratelli Luigi Abbate, 46enne, e Vincenzo Abbate, 55enne. Nell'ambito della stessa indagine, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli e dello Scico, hanno sequestrato imprese edili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro riconducibili agli imprenditori arrestati.

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