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Esce dalla biblioteca e muore

fermato un albanese

Albina Perri
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Si sono incontrati per caso, hanno litigato per "futili motivi" e Nebi Smoqi, 21enne albanese, ha tirato fuori di tasca un coltello per risolvere prima la questione. Per questo, dicono i carabinieri, potrebbe essere morto ieri Luigi Del Percio, 29 anni, residente a Trento e studente universitario a Perugia, accoltellato sulle scale della biblioteca comunale di Grigno, Valsugana. Per niente. Lui era lì per caso: cercava materiale per la sua specializzazione in archeologia: era laureato in scienze naturali, gli serviva un libro. I carabinieri si sono messi subito sulle tracce del possibile assassino e nel corso della serata hanno fermato Nebi Smoqi, che con la famiglia risiede da una decina d'anni proprio a Grigno, piccolo paese della Valsugana. Non sono ancora del tutto chiari i contorni della vicenda e il movente viene ancora spiegato con la formula dei «futili motivi». Il provvedimento di fermo è stato firmato dal pm Fabio Biasi, della Procura di Trento. Secondo alcune testimonianze lo straniero sarebbe stato visto parlottare animatamente con la vittima ad alcune decine di metri di distanza delle scale della biblioteca dove è stato rinvenuto il corpo esanime.  Una testimone in paese avrebbe visto l'albanese estrarre «qualcosa di luccicante» e polemizzare animatamente con il Del Percio. Figlio di un appuntato dei carabinieri in pensione, il ragazzo è stato portato in ospedale e operato, ma è morto.

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