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Silvio: la nostra tv di Stato

non è da paese civile

Albina Perri
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Sulla tv nazionale c'è una «volontà di colpire chi si impegna allo stremo per il bene del Paese, anche fra gli esponenti della sinistra che si impegnano per questo; una volontà che non si vede in nessuna tv nazionale di nessun paese civile al mondo». È l'attacco del premier Silvio Berlusconi alla tv nel corso di un comizio a Nuoro. «Quando vado sulla tv nazionale in seconda serata - ha proseguito - mi bastano 5 minuti per sentire qualcosa contro di me: l'altra sera c'era addirittura un'astrologa che mi attaccava». «Ieri - ha aggiunto- ho visto un comico che mi metteva in un gruppo di bassi accanto al ministro Brunetta. Io - ha detto scherzando - vorrei ribadire che sono alto 1,71 e non mi sono mai sentito piccolo». Insomma, ha proseguito sempre in tono ironico, «approfittano di qualsiasi situazione per lanciarti uno sputo in faccia, però - ha concluso- non preoccupiamoci...».

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