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Crisi, Emma ottimista

"Ci sono segnali di ripresa"

Silvia Tironi
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I morsi della crisi si stanno progressivamente allentando e la ripresa è più vicina di quanto le pessime previsioni sul 2009avrebbero potuto far pensare. Secondo la presidente di ConfindustriaEmma Marcegaglia, infatti, la crisi economica è "forse arrivata alfondo" e da luglio "potrebbe esserci qualche inversione di tendenza".Ottimismo condiviso in parte anche dall'Ocse, anche se questa si esprime in modo più prudente, nella convinzione la crisi debba ancora toccare il fondo, ma che gli aiuticongiunti all'economia e alla finanza "messi insieme cominciano agenerare un impatto e si cominciano a vedere alcuni deboli segnalipositivi". "Fatturato e ordini in ripresa" - "L'impressione- ha detto la Marcegaglia a margine dell'assemblea degli industriali diCremona - è che sia a livello mondiale sia italiano ci siano alcunisegnali che il peggio l'abbiamo visto: non c'è più la caduta continuadegli ordini e del fatturato". Per ilpresidente di Confindustria "il problema adesso è capire in quantotempo torneremo alla crescita e probabilmente avremo ancora qualchemese difficile. Il nostro Centro studi ritiene che nella seconda partedell'anno, da luglio, ci possa essere qualche inversione di tendenza". Soprattuttoperché, ha concluso Marcegaglia, la crisi "è stata gestitacomplessivamente bene, con tempestività, dando l'impressione alla genteche c'era volontà di governarla". Ocse: ripresa vera solo nel 2010 -Un po' meno ottimistiche le previsioni dell'Ocse, secondo cui la vera ripresa si comincerà a vedere solo allafine del 2010. I pacchetti di stimolo dei governi.- ha sottolineato il numero uno Angel Gurria - cominciano a mostrare i loro frutti, anche se potrebbero esserenecessari altri aiuti per far ripartire l'economia globale. "Gli aiuti congiuntiall'economia e alla finanza stanno producendo i primi effetti positivi", ha sottolineato Gurria,"anche se quest'anno l'economia mondiale subirà una contrazione del4,3%. Grazie aipacchetti di stimolo varati in vari Paesi e conl'augurabile ripresa del credito, forse il 2010 potrebbe essere l'annoin cui l'economia smetterà di contrarsi. Possiamo cominciare adaspettarci un'inversione del ciclo per la fine del 2010". E sul possibileaumento dei piani di stimolo dice: "Parlarne ora sarebbe solospeculazione. Dobbiamo vedere. Dobbiamo essere pronti, perchè se nonfossero sufficienti dovremo fare sforzi aggiuntivi". Sacconi ottimista - E che in Italia i primi segnali di ripresa dalla crisi si facciano vedere in modo sempre più evidente ne è convinto anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi. E per questo è ora possibile guardare al futuro con sguardo ottimista. "Ci sono segnali positivi per i quali potrebbe cominciare il dopo-crisi", sottolinea Sacconi, a margine di un convegno a Milano sulla spesa nel sistema sanitario nazionale. Sulla crisi "ci sono indicatori positivi - ha detto il ministro -, è vero, come dice il governatore di Bankitalia Mario Draghi, che una rondine non fa primavera, ma nella glaciazione è difficile vedere le rondini. Io ho rivolto agli imprenditori un appello all'autodisciplina, libera e responsabile, nel senso di una moratoria dei licenziamenti. Perchè abbiamo messo a disposizione un robusto pacchetto di strumenti utili a proteggere il reddito dei lavoratori senza interrompere il rapporto di lavoro, in modo che la base produttiva e la base occupazionale rimangano quanto più integre e pronte a ripartire non appena la domanda globale si rimette in movimento o lo fa la domanda specifica di determinati settori o imprese. Tanto più: se oggi siamo incoraggiati da una serie di indicatori, di segnali che non ci dicono che la crisi è finita, ma ci dicono che potrebbe cominciare il dopo-crisi".

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